Argenta. Le prime indagini hanno escluso l’origine dolosa o vandalica, mentre resterebbe in piedi quella del corto circuito elettrico. Di certo c’è che il principio d’incendio che si è sviluppato la notte scorsa, tra giovedì 8 e venerdì 9 giugno, intorno all’una, in un deposito dell’agenzia di pompe funebri “Ifa” di via Cristo ad Argenta, avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.

Solo il pronto intervento dei pompieri del distaccamento di Portomaggiore ha evitato il peggio. Raccolto infatti l’sos lanciato da alcuni vicini della struttura, che si erano accorti del fumo e dell’odore acre che usciva da quel magazzino, i vigili del fuoco si sono precipitati sul posto. E una volta imbracciati gli idranti hanno impiegato circa un’ora per circoscrivere le fiamme e spegnere anche gli ultimi e piccoli bracieri, che avevano attecchito ad alcune bare, catafalchi e mobili.

Sono riusciti insomma a limitare i danni, che un eventuale rogo potuto cagionare se si fosse propagato nel retro del fabbricato, dove erano esposti molti altri feretri e materiale legnoso proprio dell’attività. Alla fine solo alcune casse infatti, e qualche arredo, sono stati annerititi o bruciati in tutto o in parte. Il resto è stato salvato e l’immobile messo in sicurezza.

L’allarme ha richiamato anche i carabinieri, che hanno rilevato il caso.