Ultimo giorno di Gaza
L’Europa è anche Gaza. E Gaza è anche Europa. Non serve avere una stessa bandiera per riconoscersi tra essere umani
L’Europa è anche Gaza. E Gaza è anche Europa. Non serve avere una stessa bandiera per riconoscersi tra essere umani
. Sarà conferito oggi (venerdì 9 maggio) l'incarico per eseguire l'autopsia sul corpo della 90enne Lidia Ardizzoni, l'anziana donna il cui cadavere - durante il tardo pomeriggio di lunedì 5 maggio - è stato trovato dai carabinieri avvolto nel cellophane e nascosto nel garage di un'abitazione al civico 70/D lungo al via Provinciale a Scortichino
La Sala Estense di Ferrara ha vibrato ieri sera, mercoledì 7 maggio 2025, al ritmo di Art Kane – What The Pictures Sound Like. Esplorazioni sonore delle leggendarie fotografie di Art Kane
L’ex Bocciofila di San Bartolomeo in Bosco verrà restituita alla comunità. A seguito di un importante intervento di riqualificazione del valore complessivo di un milione di euro
Due concerti per dare il via ai lavori che faranno nascere il Polo della Creatività e tante attività estive gratuite, aperte a tutte le età, da realizzare negli spazi sotto il Montagnone
L’avvio dello screening colon retto in carcere
Il programma di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del colon retto arriva in carcere. È stata infatti avviata una nuova collaborazione tra il Centro Screening Oncologici dell’Azienda Usl di Ferrara e la Casa Circondariale di Ferrara per portare e rafforzare la prevenzione all’interno della comunità carceraria.
Grazie a questo accordo, attivato nei giorni scorsi, tutti i detenuti aventi diritto – quindi uomini nella fascia di età compresa tra i 50 e i 69 anni che risultano domiciliati presso la Casa Circondariale di via Arginone – potranno aderire al programma di screening e sottoporsi al test per la ricerca del sangue occulto nelle feci.
Attualmente sono 110 i detenuti che potranno effettuare in carcere questo test semplice e gratuito per individuare piccole perdite di sangue che consente di diagnosticare polipi o lesioni tumorali in fase molto precoce e di conseguenza di poter intervenire tempestivamente anche con le cure, aumentando la possibilità di completa guarigione.
“Portare il programma di screening in carcere significa dare piena attuazione alle indicazioni della Regione per le persone in stato di detenzione. L’offerta che prima veniva gestita dal personale sanitario del carcere, tramite le vie classiche di raccolta in caso di necessità, viene perfezionata e inserita a pieno titolo all’interno del programma di screening. Ciò comporta una formazione specifica sul campo e l’attuazione di tutto il percorso di screening anche in caso di positività, con le stesse modalità per la gestione degli esami di secondo livello, a carico del Centro Screening, insieme alla Endoscopia di Cona da realizzare” spiega la dottoressa Caterina Palmonari, responsabile della Unità Operativa Semplice Dipartimentale “Screening Oncologici, Epidemiologia e Promozione della Salute”.
Soddisfazione espressa anche dal dottor Diego Arcudi, responsabile Programma Sanità Penitenziaria Ausl: “L’avvio dell’attività di screening rappresenta un ampliamento importante dell’offerta sanitaria per la salute dei detenuti: abbiamo iniziato con la prima raccolta degli esami e, ora che il percorso è ben strutturato, prevediamo di raggiungere circa un centinaio (numero variabile in base alle partenze e agli arrivi) di detenuti compresi nella fascia di età avente diritto” dichiara il medico referente del carcere che ha realizzato il progetto insieme alla coordinatrice infermieristica dottoressa Alessandra Zambelli con la collaborazione del personale infermieristico e medico della Casa della Salute Arginone “alias Casa Circondariale Fe”.
“Si ringrazia la Direzione Generale dell’Azienda Usl, la direttrice della Casa Circondariale Maria Nicoletta Toscani e la comandante Annalisa Gadaleta che hanno fortemente creduto nella realizzazione del progetto, e tutti i professionisti coinvolti nel programma di screening di prevenzione in carcere – sottolinea il dottor Arcudi -. Questo progetto rappresenta il valore dell’equità sociale come cardine di una sanità pubblica collettiva che include tutti e va oltre ogni tipo di diseguaglianza, a cui si aggiunge il fattore del risparmio economico e del miglioramento della sicurezza in quanto le prestazioni vengono eseguite in carcere senza dover trasferire i detenuti nelle strutture sanitarie esterne, che implica il coinvolgimento del personale della Polizia Penitenziaria con spreco di energia”.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com