Attualità
19 Maggio 2023
Trotta spiega i motivi della scelta di fare il concerto. Per i rimborsi di chi non ha potuto esserci “valuteremo caso per caso”

Il manager del Boss: “Se fossimo stati a 30 km da qui non ci sarebbero state tutte queste critiche”

di Redazione | 3 min

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È combattivo il manager di Barley Arts, Claudio Trotta, quando pochi minuti prima dell’entrata in scena di Bruce Springsteen entra in sala stampa, seguito poco dopo dal sindaco di Ferrara Alan Fabbri, per ‘giustificare’ in un certo qual modo la scelta di procedere con il concerto del ‘Boss’ nonostante le critiche e nonostante il perdurare dell’allerta massimo a causa del maltempo in altre parti della regione.

Dice di aver scritto alcuni appunti che stavano per essere pubblicati prima di desistere, che però sceglie di leggere, una decisione “inedita per chi mi conosce, perché vado sempre a braccio”.

“Ci sono persone che devono prendere decisioni, continuamente e spesso con tempistiche quasi impossibili, considerando angolazioni di tutti i generi: motivazioni, persone, lavoro, sicurezza, emozioni, passioni, pro e contro. Quando le prendi le difendi. Non per difendere te stesso, ma perché hai ben in testa le conseguenze di tali decisioni”, premette, “e c’è gente che le capisce e altre che ti augurano le peggio cose, che si lanciano in crociate di tutti i generi scatenando ipocrisie di ogni tipo. Solo lo svolgimento della giornata potrà dire se le ho azzeccate o le ho sbagliate”.

“Stiamo continuando a lavorare”, continua Trotta, “per coloro che hanno acquistato biglietti da tutto il mondo e si sono presentate in queste ore. Avevamo un’assicurazione che poteva venire attivata coprendo tutti i costi, ma senza certezza di recupero della data se non forse nel 2024 se ci sarà un altro tour. Se avessimo pensato solo al business avremmo potuto prendere questa decisione (di annullare la data, ndr) già la settimana scorsa, quando siamo stati sommersi da più di 500 millimetri (200, ndr) d’acqua in una settimana. Abbiamo deciso di non farlo, passando quindici giorni che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico”.

“Questo terreno drena in maniera fenomenale, sono andato in mezzo a un campo in un giorno di sole e ho scattato alcune foto: il terreno era asciutto”, prosegue Trotta, “e tenete a mente che l’allerta rossa era per Bologna, Modena e altre città, non per Ferrara che aveva un’allerta gialla e arancione. Se fossimo stati a trenta chilometri da qui, in Veneto, non ci sarebbero state tutte queste critiche, mi hanno augurato di morire e di pagare le medicine con i soldi che guadagnerò”.

Per quanto riguarda coloro che non sono potuti venire, Trotta spiega che “valuteremo caso per caso” nei confronti di tutti coloro che scriveranno agli organizzatori. “Valuteremo le veridicità e nel caso offriremo loro di partecipare a Monza o a Roma, un voucher per una data futura o in alternativa il rimborso del biglietto”.

Per il primo cittadino, “la macchina organizzativa ha retto”, dice prima di ringraziare “tutte le persone che hanno collaborato”, perché per noi “essere qui è motivo di orgoglio anche se non arriva senza fatica. Abbiamo investito tempo e risorse per rendere l’evento accogliente per tutte le persone che sono arrivate”. “Ho chiamato il sindaco di Faenza”, ha proseguito Fabbri, “e come Comune abbiamo portato avanti una raccolta fondi (il Comune di Ferrara ha iniziato contribuendo con 10mila euro, ndr) e c’è stata molta solidarietà da parte loro. L’arte e la musica uniscono”.

Anche per l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli “la città ha reagito bene”, “c’è stato un ritardo, la commissione tecnica ha analizzato tutte le questioni e ha allungato i tempi, ma l’atmosfera era straordinaria, tutti erano felici di essere qui. Non ci sono stati problemi di sorta”.

Gulinelli, infine, fa sapere che Springsteen ha visitato la mostra sul Rinascimento a Palazzo dei Diamanti prima di arrivare nell’area del concerto: “È un grande appassionato d’arte e l’ha apprezzata”.

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