Oltre 140 anni di carcere. È quanto ha chiesto complessivamente il pm Roberto Ceroni nella propria requisitoria per le diciassette persone di nazionalità nigeriana, imputate nel processo alla presunta mafia nigeriana che, apertosi il 22 settembre 2021 in tribunale a Ferrara, si sta avviando alla conclusione.
Ieri infatti, mercoledì 3 maggio, davanti al collegio giudicante – presidente il giudice Sandra Lepore con a latere i giudici Alessandra Martinelli e Andrea Migliorelli – si è chiusa la fase dibattimentale ed è iniziata la discussione, con la Procura che ha formulato le sue richieste di condanna nei confronti degli affiliati al clan dei Vikings e Arobaga.
A pagare il prezzo più alto, secondo le richieste della pubblica accusa, è Emmanuel Albert (detto Raska o Ratty) per cui sono stati chiesti 15 anni, a cui hanno fatto seguito i 13 anni per Emmanuel Okenwa, detto dj Boogye, il boss del Klcub de Norsemen (l’altro nome dei Vikings), influente in Emilia-Romagna e Veneto e fra i leader a livello nazionale: “dirigente” e “promotore” come lo descrivono gli inquirenti. Nella cantina della casa Acer in cui viveva (ottenuta dalla moglie, che ora vive in Germania con i figli), venne trovato il machete usato per il tentato omicidio di via Olimpia Morata, che peraltro è stata la vera origine dell’indagine sulla presenza della mafia nigeriana in città.
Nove anni di reclusione sono stati, invece, chiesti per Lucky Anthony Odianose (detto Ubeba, uomo già noto per l’agguato col machete in via Morata) e Abubakar Shaka (Chako), entrambi dirigenti dell’organizzazione mafiosa a Ferrara con il ruolo di “coordinator”, Godspower Okoduwa, anche lui un uomo di livello dirigenziale, attivo nel Veneto e dedito al traffico di stupefacenti e a traffici di cocaina con Okenwa, oltre che per Jonah Omon.
Per Felix Tuesday, ‘norseman’, spacciatore e anche lui uomo d’azione già noto per le vicende ferraresi, la richiesta di condanna è stata di 8 anni e 6 mesi, mentre 7 anni e 6 mesi sono stati quelli chiesti per Henry Arehobor (Threeman) e Musa Junior. Il sostituto procuratore ha inoltre formulato richieste per 7 anni nei confronti di Jacob Chedjou, che secondo quanto sostenuto l’accusa metteva a disposizione i propri veicoli per i carichi di droga, Glory Egbogun (Omomo), Amabu George (Axman), Irabor Igbinosa (Ebo), Kingsly Okoase (Oje) e Gbidy Trinity.
“Solo” 6 anni e 8 mesi, infine, per Igene Joel e Jonah Omon.
Per tutti e diciassette gli imputati, il pm Roberto Ceroni ha inoltre chiesto l’espulsione dal territorio nazionale, in attesa di sapere quali decisioni saranno prese dal collegio del tribunale, con la sentenza che, una volta concluse le arringhe degli avvocati difensori, dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.
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