(foto di Riccardo Giori)
di Riccardo Giori
Centinaia di persone, nella mattinata di lunedì 24 aprile, hanno sfidato la pioggia per assistere al passaggio e arrivo in città della tappa ferrarese della Colonna Della Libertà, manifestazione storica organizzata nell’ambito delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione del 25 aprile 1945, che da oltre dieci anni raccoglie gli appassionati della rievocazione storica che sfilano per diversi comuni italiani con mezzi e uniformi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.
Tanti i curiosi presenti come tante anche le critiche dei giorni scorsi da parte di Anpi – e non solo – per la presenza nel corteo di figuranti in divise naziste (presenti anche nel passaggio ferrarese, ndr), e la mancanza di rappresentanti partigiani, come sottolineato da un comunicato stampa dell’Anpi di Modena, oltre che da diversi partiti di sinistra e centrosinistra che hanno definito la manifestazione militarista e antistorica, in quanto “si concentra solo sul ruolo che ebbero i militari nella Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, distorcendo la storia e tralasciando la complessità della lotta portata avanti dal popolo italiano e dalle formazioni partigiane”.
Polemiche a parte, circa 400 figuranti, tra cui un centinaio provenienti da Paesi di tutto il mondo accompagnati da 130 mezzi militari d’epoca, sono arrivati da viale Cavour accolti dalla Pipe band scozzese (già in città nella serata di domenica 23 aprile, ndr), attraversando poi largo Castello per fermarsi infine tra corso Martiri della Libertà e piazza Trento Trieste dove si sono prestati a selfie e foto ricordo per un pubblico composto perlopiù da famiglie, bambini e anziani curiosi.
Presenti alla manifestazione anche il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, l’assessore Maggi e il vicesindaco Nicola Lodi. Domani, 25 aprile, la Colonna della Libertà ripartirà poi al mattino per arrivare alle 10 a San Felice sul Panaro e alle 11 a Mirandola.
E proprio il primo cittadino ferrarese ha commentato così la manifestazione: “Oggi come 78 anni fa abbiamo sentito suonare i cornamusieri scozzesi: l’augurio è che la musica di quei mitici pipers risuoni sempre in noi e sia un continuo richiamo a difendere i valori della democrazia e della libertà, i valori dell’antifascismo, per i quali i nostri padri hanno combattuto a costo della vita. E hanno combattuto partendo spesso da posizioni politiche differenti, ma ugualmente uniti per consegnare ai loro figli un nuovo futuro”.
Quella dei cornamusieri, infatti, è stata una rievocazione più che mai accurata. Gli scozzesi della Askol Ha Brug Pipe Band infatti, oltre ad aprire la sfilata, si sono esibiti nello stesso posizionamento del 25 aprile 1945, davanti alla Cattedrale, riproponendo le identiche musiche suonate alla Liberazione, insieme a un ‘inno’ al Po ispirato dal Grande Fiume, e allora composto dal Pipe-Major R. H. Brown. Questa marcia – dal nome emblematico “The 8th Argylls Crossing the River Po” – è inserita nel libro delle partiture ufficiali del reggimento, che ha il proprio quartier generale nel Castello di Stirling in Scozia.
Il sindaco ha espresso il proprio ringraziamento agli organizzatori (il Museo Gotica Toscana di Scarperia e il Museo della Seconda Guerra Mondiale del Fiume Po di Felonica), ai Comuni coinvolti e a tutti i rievocatori (circa 400 da tutto il mondo), sottolineando che “il 25 aprile è la festa di tutti” e che “non deve essere deviata dalle fazioni“, citando anche le parole di Davide Romano, presidente del museo della Brigata ebraica di Milano, accolta per la prima volta a Ferrara l’anno scorso.
“La Colonna della Libertà si conferma uno straordinario momento di rievocazione, di festa, che si unisce alle celebrazioni istituzionali per allargare la partecipazione, stimolare l’obbiettiva ricostruzione storica e coinvolgere sempre più anche i giovani in un progetto legato alla memoria, che deve rinnovarsi e trovare continue e nuove modalità per essere sempre attuale” ha concluso Fabbri.
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