Una visione orwelliana quella che presenta il collettivo Moira Dal Sito nel libro “ Quando qui sarà tornato il mare – il futuro del delta del Po sommerso”.
Gli autori immaginano un mondo inghiottito dalle acque, la bassa padana più bassa che c’è: una vasta conca tra Ferrara, Rovigo e la costa, terre strappate alle acque in secoli di bonifiche. Un paesaggio artificiale in equilibrio precario.
Il rapporto dell’Ipcc sugli effetti dell’innalzamento della temperatura globale e della conseguente salita del mare Adriatico non lascia spazio a speranze; non è una visione catastrofista, nei prossimi ottant’anni il Mediterraneo si alzerà di un metro.
Quando qui sarà tornato il mare è l’esito di un esperimento di scrittura collettiva condotto da Wu Ming 1 nel basso ferrarese. Lo scopo era immaginare il mondo sommerso di fine secolo e ambientarvi storie create con vari metodi. Nel testo d’apertura Wu Ming 1 racconta storia, conflitti e peculiarità del basso ferrarese, riflette sul ruolo dello scrittore nel clima che cambia.
Sapere che un territorio sparirà fa vedere i fantasmi. Cos’è questa terra che sentiamo sotto i piedi, questo paesaggio che davamo per scontato e che presto non ci sarà più?
Di fronte al disastro climatico la letteratura può aiutarci a forzare l’immaginazione e prepararci all’incontro coi fantasmi.
L’operazione è un benefit: curatore, autrici e autori devolveranno tutte le royalties ad associazioni e movimenti attivi sul fronte del disastro climatico.
Venerdì 31 marzo alle 18 presso il cohousing SanGiorgio in via Ravenna 228, per la serie #scrittoridibellebruttestorie, col patrocinio del Comune di Ferrara e la collaborazione del Gruppo del Tasso: ingresso gratuito, ampio parcheggio , struttura senza barriere architettoniche.
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