La sanità ferrarese ha ampliato l'organico con l’aggiunta di una nuova figura professionale. Si occuperà della gestione delle emergenze che richiedono un’adeguata pianificazione
Grandi eventi, maxi-incidenti e calamità. L’Ausl assume un disaster manager
La Procura di Ferrara ha iscritto due carabinieri nel registro degli indagati per la tragica fine di Juda Enizebata, il 27enne di nazionalità nigeriana morto dopo aver accusato un malore in strada all'incrocio tra via Bologna e via Leonello Poletti, a qualche centinaia di metri dal comando provinciale di via del Campo
Slitta al 19 dicembre l'udienza, davanti alla Corte d'Appello del tribunale di Bologna, del processo a carico del 75enne Roberto Ferrari e del 66enne Gabriele Guardigli, rispettivamente ex e attuale primario della Cardiologia dell'ospedale Sant'Anna di Cona
Giallo a Ferrara, dove la Procura ha aperto un fascicolo di inchiesta per fare luce sulla tragica fine di un ragazzo 27enne di nazionalità nigeriana, morto dopo aver accusato un malore in strada, all'incrocio tra via Bologna e via Leonello Poletti
È passato con un voto congiunto di maggioranza e opposizione l’odg presentato sulla necessità del superamento dei passaggi a livello del territorio comunale
di Martina de Tiberis
Gestire le emergenze che richiedono un’adeguata pianificazione, seguendo precisi protocolli internazionali. È il compito fondamentale che spetta al disaster manager, la nuova figura professionale introdotta dall’Ausl per ampliare l’organico e fornire un punto di riferimento in piùper la sanità ferrarese.
La scelta della direzione è ricaduta su Maicol Zanellati che, intervistato da Estense.com, ha spiegato come il proprio ruolo sia indispensabile per arrivare a “integrare la componente sanitaria all’interno del soccorso pubblico, già composta da altre forze, rendendo i piani di emergenza più rapidi e fruibili da parte di tutti gli operatori della sanità”.
A tal proposito, nel 2023 l’azienda Usl di Ferrara è stata protagonista di dueesercitazioni di maxi-emergenza, simulando l’attivazione del Peimaf (Piano Emergenza Interno per Massiccio Afflusso di Feriti), un programma che ha, tra i tanti obiettivi, quello di trattare i pazienti coinvolti in un eventualeincidente.
“Entro la fine dell’anno – conclude Zanellati – saranno previste altre sei simulazioni per testare la totalità dei pronto soccorso e del 118. Inoltre, saranno sottoposti a verifica anche i P.Evac, ovvero il piano di evacuazione ospedaliero, nel caso in cui dovesse verificarsi una situazione d’allarme oppure inagibilità di un reparto”.
Il lavoro del disaster manager – come si diceva poco fa – è incollaborazione con i vigili del fuoco, prefettura, la protezione civile e tutti gli enti di difesa civile e soccorso pubblico, con cui avvengono frequenti riunioni di coordinamento per far sì che, nella tragica eventualità di un’emergenza su larga scala, tutto sia già predisposto per una tempestiva operatività delle forze coinvolte.
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