Piano Aree Interne, Avs all’attacco: “Condanna a morte lenta dei nostri territori”
Il nuovo Piano strategico nazionale per le Aree interne 2021–2027, presentato dal Governo Meloni, accende la protesta di Alleanza Verdi e Sinistra anche nel Ferrarese
Il nuovo Piano strategico nazionale per le Aree interne 2021–2027, presentato dal Governo Meloni, accende la protesta di Alleanza Verdi e Sinistra anche nel Ferrarese
Nei giorni scorsi è stato diffuso un comunicato stampa a firma del senatore Croatti, del consigliere regionale Casadei e del coordinatore regionale Lanzi che esprime una posizione pienamente condivisa dal MoVimento 5 Stelle di Ferrara in merito alla discussa autostrada Cispadana
Dopo le perplessità sollevate dal consigliere comunale Leonardo Fiorentini, la replica di Azione Universitaria e la presa di posizione di Link-Studenti Indipendenti, anche Unife interviene nel dibattito scaturito dal patrocinio fornito dall'ateneo alla manifestazione Ferrara Summer Festival, relativamente alla partecipazione dell'associazione studentesca di destra alla serata evento Unifest
Per Alleanza Verdi Sinistra e Possibile i grandi eventi non sono la soluzione per invertire un trend di declino economico che attanagli la nostra città
Dal 14 febbraio scorso il tratto terminale di via Mellone a Ferrara - compreso tra via Coperta e via Carlo Mayr - è completamente bloccato a causa del crollo parziale di un muro di cinta. A rilanciare l'allarme è il consigliere comunale del Pd Davide Nanni, che ha presentato una nuova interpellanza
“Ci auguriamo che l’ordine del giorno presentato da Ferrara Nostra non sia uno strumento per fermare l’attività di informazione, conoscenza e dibattito che Arcigay porta nelle scuole”.
L’auspicio arriva dall’Unione Donne in Italia di Ferrara, a poche ore dal Consiglio Comunale in cui saranno discussi i fatti del 23 gennaio scorso quando, un’assemblea del liceo Ariosto, si trasformò in uno scontro verbale tra Manuela Macario, presidente di Arcigay Ferrara, e la dirigente scolastica dell’istituto Isabella Fedozzi.
“Non vorremmo – spiega Udi – che ricorrere ad argomenti formali come appurare presunte violazioni della privacy o caldeggiare l’uso del “consenso informato” (strumento previsto dal 2018 per attività extracurricolari), sottenda in realtà un atteggiamento di chiusura e di sospetto su presunti indottrinamenti tesi a indurre omosessualità o transessualità in chi ascolta, con grave pericolo per “l’ ordine naturale della società”, evocato da poteri consolidati”.
Le associate dell’Unione Donne in Italia aggiungono: “Rifiutiamo la drammatizzazione che va ben al di là delle legittime istanze di discussione e regolazione democratica dei processi sociali, perché mirano a un uso polemico del concetto di “natura”. Una natura di cui viene negata la storicità e la piena esplorabilità scientifica. Le nostre posizioni sulle questioni bioetiche attuali non partiranno mai da “richiami alla famiglia naturale” e da virate neofondamentaliste che mettono in discussione l’autodeterminazione delle donne, in una cornice reazionaria e conservatrice”.
“Siamo convinte – proseguono – che alcune questioni siano complesse e i femminismi ci hanno insegnato come la realtà possa e debba essere oggetto di dibattito: un lavoro difficilissimo e paziente. In una scuola laica sono centrali i valori del libero sviluppo della persona e necessaria è la garanzia di porli in essere: per questo riteniamo che l’intervento di associazioni come Arcigay sia doverosa per il ruolo emancipativo contro sensi di colpa, angosce collettive e chiusure basate su richiami alla natura”.
E ancora: “Pensiamo che la scuola in questione, su richiesta degli studenti, abbia approvato come in altre occasioni, l’intervento di esperti, fra i quali la rappresentante di Arcigay, su temi indicati e approvati dall’assemblea studentesca, secondo tutte le indicazioni previste dalla normativa in materia, regolarmente recepite dalla dirigenza”.
Udi conclude: “La scuola deve, infatti, essere e continuare ad essere, un luogo aperto alla vita reale in tutti i suoi aspetti, un luogo pubblico e laico dove si possa sostenere, secondo principi di sano confronto, studio e approfondimento, un percorso formativo mirato all’acquisizione di un pensiero critico dei e delle giovani, rispetto alla propria individualità, liberi da condizionamenti, stereotipi e discriminazioni”.
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com