Mesola. È una vera e propria odissea, con il sapore della beffa, quella che il comune di Mesola sta attraversando da anni per riuscire ad avere la fibra ottica.
Considerando che il progetto BUL 2017-2020 nasce nel 2015, oggi l’amministrazione sta ancora assistendo a cambi di programma.
A fare la disamina di questi anni da… Ulisse in mezzo al mare è l’assessore Fabio Massarenti, che ricorda come i primi cantieri partono nel 2018.
“Lo scopo è quello di fornire una connettività a passo con i tempi (addirittura futuribile, considerata la tipologia d’infrastruttura proposta da Open Fiber, concessionaria vincente dei bandi) – spiega -. In principio, i comuni erano divisi in fasi. Nella fase 1 rientravano i comuni più disagiati e scarsamente serviti (o non serviti affatto da connettività veloce), e quindi quelli che necessitavano di un intervento prioritario”
Ma al di là delle premesse teoriche, la pratica si rivela ben più ardua da perseguire. “Immediatamente dopo le elezioni di maggio 2019 – prosegue Massarenti – mi sono adoperato subito per poter contribuire a dare un accelerazione all’opera in ambito comunale poiché il termine entro il quale l’opera doveva essere conclusa era vicino (2020) e di lavoro da fare ce n’era ancora molto”.
Ma la situazione non era delle migliori, “in quanto Open Fiber e l’Ufficio Tecnico non erano in buoni rapporti: pur avendo firmato la convenzione (uguale per tutti i comuni), trovare un accordo sulle modalità di lavoro e di risanamento era difficile”.
I lavori ricominciano e si fermano dopo poco, “e questa situazione si ripeterà decine e decine di volte nel corso dei mesi. A volte per intoppi “fisici”, a volte per mancanza di materiale, a volte per mancanza di permessi”.
Di fatto, ad oggi, alcune tratte comunali che hanno già ricevuto il via libera da mesi sono ancora lì in attesa della comparsa degli operai.
Parallelamente a questi “stop”, i vari field manager (dal 2018 se ne sono susseguiti ben 4) sostengono che l’opera è quasi ultimata e che mancano gli ultimissimi permessi. “Inutile dire che di ‘ultimi permessi’ ne ho visti a decine – sbotta l’assessore -, e che il fantomatico ‘completato al 90%’ è ancora lì a prendere la polvere”.
Nel 2019 il confinante comune di Goro vede la fibra ottica attivata. Piccola curiosità che sa di beffa: la connettività di Goro è resa possibile dalla centrale installata a Bosco Mesola. “Di fatto – aggiunge Massarenti -, da 4 anni “diamo” la connessione agli altri ma noi non possiamo sfruttarla”.
Arriviamo al 2020 e tutto si ferma per il Covid. “Il governo di allora – prosegue l’assessore – attua diverse azioni che consentono di snellire e sveltire tutto ciò che riguarda lo sviluppo della fibra ottica sul territorio nazionale. Inutile dire che qui queste accelerate non si sono viste”.
Nel 2021 si vede qualche cantiere sul territorio comunale, “tuttavia è sempre molto contenuto e non contribuisce in maniera sostanziale al completamento dell’opera”.
La frazione di Ariano Ferrarese, nel frattempo, continua ad essere un corpo estraneo. “Figlia di un progetto nato male – critica Massarenti -, che inizialmente la vedeva servita dalla centrale di Corbola (RO), è stata oggetto di varianti e integrazioni a non finire. In conclusione, ad Ariano verrà realizzata una mini-centrale. Quando, ancora non si sa”.
“Nel 2022 Open Fiber e Infratel – conclude – si accorgono che non riuscirebbero a raggiungere i livelli minimi di copertura promessi completando il progetto in essere. Di conseguenza, procedono con l’integrare 29 ulteriori km”.
E l’odissea continua…
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com