Torna “Nero ferrarese”, la prima indagine che apre la nota saga di Lorenzo Mazzoni che vede protagonista lo “sbirro anarchico” Pietro Malatesta.
La trama del libro. Una Ferrara ancora scossa per l’omicidio di Federico Aldrovandi piomba nella paura di attentati politici: in prossimità delle Mura è stato rinvenuto il cadavere di un ragazzo appartenente a un’organizzazione di estrema destra, crivellato da colpi d’arma da fuoco. Chi sono gli esecutori del delitto? Pietro Malatesta, ispettore atipico della Squadra Mobile, con un passato da teppista, che gira solo in bicicletta e che divide la casa con la madre tossica, l’ex moglie, un figlio nullafacente e il Boy, il palestrato zero-cerebro che sta con la sua ex, dovrà afferrare il bandolo della matassa. Tra feste di studenti universitari, bar popolati da veterani del tifo da stadio, set pornografici e concerti di musica punk, lo “sbirro anarchico” cercherà il senso delle rivendicazioni firmate “Spontaneisti Armati Combattenti”, misterioso gruppo eversivo che alza sempre più il livello della violenza in città, mostrando l’anima oscura di Ferrara.
Lorenzo Mazzoni è nato a Ferrara nel 1974 e ha abitato a Londra, Istanbul, Parigi, Sana’a e Hurghada. Scrittore, saggista e reporter, ha pubblicato numerosi romanzi, tra cui Apologia di uomini inutili (Edizioni La Gru, 2013), Quando le chitarre facevano l’amore (Spartaco, 2015; con cui ha vinto il Liberi di Scrivere Award), Un tango per Victor (Edicola, 2016), Il muggito di Sarajevo (Spartaco, 2017) e In un cielo di stelle rotte (Miraggi, 2019). I suoi reportage e i suoi racconti sono stati pubblicati su Il Manifesto, Il Reportage, East Journal, Scoprire Istanbul, Reporter, Torno Giovedì e in diverse antologie. È docente di scrittura creativa di Corsi Corsari e consulente per diverse case editrici. Collabora con Il Fatto Quotidiano.
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