Makros, l’azienda ferrarese è andata a Istanbul, nella giornata di ieri, venerdì 13 gennaio, per l’inaugurazione della biblioteca pubblica Rami Barrack, la seconda per dimensioni in Turchia.
Con la Turchia ha un rapporto consolidato, iniziato nel 2013 con la realizzazione di 2 chilometri di archivi per la biblioteca dei manoscritti della Moschea di Suleymanie di Istanbul e proseguito con gli archivi per quadri presso il museo Art&Sculture di Ankara.
Presente anche il fondatore, titolare e Ceo, Massimo Luise, per l’inaugurazione a cui era presente anche il presidente, Recep Tayyip Erdogan, della Rami Barrack, la biblioteca pubblica più grande di Istanbul, ricavata da una ex caserma, per il cui restauro sono serviti 8 anni.
Per Rami Barrack, quattro piani su mille metri quadri, Makros ha realizzato 27 chilometri di archivi sotterranei, ad una profondità di 12 metri, per proteggere e conservare 2 milioni di libri. Più uno spazio di 400 metri quadri per la tutela di tele.
“Essere lì, vedere i lavori in corso d’opera, partecipare a questo evento di respiro internazione, è stata una immensa soddisfazione, per cui tengo a ringraziare il mio intero staff” dichiara da Istanbul Luise.
Makros opera in tutto il mondo con 5 brevetti abbinabili tra loro per la tutela dei beni culturali da fuoco, acqua, batteri. Parliamo di pergamene, volumi cartacei, documenti, quadri, suppellettili. Il primo brevetto, Blockfire, per la protezione dal fuoco, è del 2011. A Toronto, alla Camera di Commercio, sono attualmente esposti impianti campione.
Prossima consegna, in primavera, al Vaticano, per l’archivio di palazzo San Pio Decimo. Nel 2023 ambisce a conquistare il mercato americano. Anche Anna Quarzi, Presidente Isco, alla presentazione ufficiale dei giorni scorsi in Camera di Commercio, ha ricordato quanto “preservare la memoria e l’identità sia fondamentale per la continuazione della ricerca e per la trasmissione della conoscenza” nel naturale passaggio generazionale.
Tutto nasce da Massimo Luise, che a inizio 2000, lavorando nel settore, si rende conto che musei e archivi mancano di protezione contro gli incendi. Vengono infatti utilizzati impianti di spegnimento del fuoco esterni, che possono provocare danneggiamenti ai materiali e in alcuni casi anche agli operatori.
Luise intuisce che bisogna capovolgere il paradigma, partendo dal contenitore, quindi dall'involucro. Fa prove finché raggiunge nel 2010 il prototipo, sperimentato all’istituto Giordano di Rimini.
Nel 2011 registra il primo brevetto, Blockfire, alla Camera di Commercio di Ferrara. A seguire, gli altri. Oggi Makros, la cui configurazione attuale è del 2018, col passaggio da ditta individuale a società, si occupa non solo di protezione ma anche di corretta conservazione dei beni culturali.
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