Bisognerà aspettare il Natale 2023 per rivedere dopo anni di attesa la Cattedrale di Ferrara completamente fruibile. La riapertura novembrina, ha spiegato don Stefano Zanella , direttore dell’Ufficio tecnico diocesano in sede di conferenza di fine anno, è stato un tornare a respirare, Ma per avere i polmoni pieni della bellezza del duomo estense servirà altra pazienza: “Stiamo cercando di riuscire a completare il restauro dei pilastri per ritornare a fruire completamente dell’edificio di Culto a Natale del 2023”.
Ma quello della Cattedrale non è l’unico capitolo in attesa dell’ultima parola nel grande libro dei restauri ecclesiastici post sisma.
Al momento sono state realizzate opere per 7.740.617,41 euro.
A essere completate sono la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo (174 522.218,90 €), la Chiesa parrocchiale di S. Antonio da Padova a Benvignante (85.625), la Chiesetta della Coronella a Santa Bianca (49.434,63), la Chiesa parrocchiale di S. Biagio Vescovo e Martire a San Biagio (98 296.687), il€ Santuario della Madonna della Pioppa a Ospitale (397.567,20), la Chiesa parrocchiale di S. Giacomo Maggiore a Burana (613.577,38), la Chiesa parrocchiale di S. Antonio da Padova a Gavello (406.070,44), la Chiesa parrocchiale di S. Maria Nuova e S. Biagio (219.618,32), la Chiesa Parrocchiale di San Marco Evangelista a Fossanova San Marco (220.385,18), la Chiesa parrocchiale di Sant’Agnese a Gaibanella (288.140,23), la Chiesa parrocchiale della Natività di M.V. a Cassana (139.174,53), la Chiesa parrocchiale di San Nicolò a Cocomaro di Focomorto (175.722,34), la Chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo di Vigarano Pieve (707.162,69), la Chiesa di Santo Spirito (1.306.964,84), la Chiesa di San Benedetto (1.751.757,41) e la Chiesa dell’Assunzione di Maria Santissima a Ponte Rondoni (418.498,91).
Vengono poi gli edifici che hanno subito migliorie dal punto di vista sismico. Qui i costi si avvicinano ai 4 milioni e mezzo. I lavori hanno interessato la Chiesa parrocchiale di S. Nicola Vescovo (226.810,74 €), la Chiesa di San Matteo Apostolo (122.762,65), la Chiesa della Natività di Maria Vergine di Settepolesini (172.362,83), la Chiesa dei SS. Vincenzo e Anastasio a Monestirolo (71.820,82), la Chiesa della Sacra Famiglia (64.934,42), Santa Chiara vergine di Corso Giovecca (193.688,46), la Chiesa del Gesù (390.750,21), la Chiesa di Santo Stefano (338.649,32), la Chiesa della Beata Vergine del Rosario di Coronella (53.985,11), la Chiesa della Natività di Maria Vergine di Bondeno (638.338,45), la Chiesa di S. Antonio da Padova a Zerbinate (14.611,59), la Chiesa dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria di Ospitale (69.314,77), la Chiesa di San Giovanni Battista a Boara (45.312,35), Palazzo Arcivescovile (1.995.000) e la Chiesa di S. Antonio Abate a Francolino (30.100,51).
La nota dolente riguarda i lavori ancora in corso. Alla Diocesi servono 8 milioni per completarli, al netto dell’aumento dei costi. “Il problema che riscontriamo in questo periodo – conferma don Zanella -è legato soprattutto ad espletare le gare d’appalto. Con l’aumento dei costi delle materie prime e i vari bonus che oltre al 110% stanno contribuendo a far ripartire l’edilizia è difficile che le ditte partecipino alle nostre gare d’appalto”.
Per la Chiesa di S. Pietro apostolo a Santa Bianca servono 900.000, per la Chiesa della Natività di Maria Vergine e Oratorio di S. Domenico a Stellata 1.799.750, per la basilica di S. Giorgio Martire 1.461.278,45, per la Chiesa dell’Annunciazione di Maria Vergine a Mizzana 375.000, per il Convento (Ex Chiostro) di S. Maria in Vado 2.225.000, per la Chiesa della Conversione di S. Paolo a Porporana 218.750, per la Chiesa di San Giovanni Battista 2.125.000, per la Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo a Ravalle (441.250), per la Chiesa di S. Maria dei Boschi a Madonna Boschi 1 598.766,49, per la Chiesa di S. Giovanni Battista 862.000, per la Chiesa di S. Antonio Abate 1 1.621.312,03, per l’Oratorio della Beata Vergine di Lourdes 206.250.
Ci sono infine le gare d’appalto in corso, tra le quali le maggiori riguardano la Chiesa di San Filippo e Giacomo (3.090.000 €), la Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria di Vigarano Mainarda (1.250.000), l’Oratorio di S. Francesco a Stellata (766.250), la Chiesa e il convento di S. Monica (3.566.631,48),, il Complesso Monastico di S. Giorgio Martire (1.400.000), la Chiesa di San Marco Evangelista a Francolino (775.699,37), la Chiesa di S. Maria in Vado.(1.137.384,98), la Chiesa di San Giacomo Maggiore a Marrara (1.175.000), la Chiesa di S. Agnese (1.375.000), e l’Oratorio dell’Annunziata (ex Chiesa di S. Apollinare o della morte) (668.750).
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