Cronaca
10 Dicembre 2022
Usò un protocollo di cura propagandato come efficace dal sito Ippocrate.org ma il 68enne di Corporeno che stava assistendo perse la vita. È accusato di omissione di soccorso

Covid-19. Paziente morì dopo le cure ‘alternative’, medico finisce a processo

Alberto Dallari
di Redazione | 2 min

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Andrà a processo per omissione di soccorso Alberto Dallari, il medico di Reggio Emilia, che aveva preso in cura domiciliare Mauro Gallerani, 68enne di Corporeno colpito dal Covid-19 e poi deceduto dopo un mese di ricovero ospedaliero.

Dallari – un medico volontario del gruppo Ippocrate.org, però non coinvolto in questo caso – usò il protocollo di cura propagandato come efficace dal sito, che prevede l’uso di ivermectina e idrossiclorochina e si rapportò con Gallerani, che aveva posizioni contrarie al vaccino ed entrò in contatto con lui per tramite di una sua amica, solo via messaggi.

Il medico prese in carico Gallerani il 25 agosto 2021, ma le sue condizioni di salute precipitarono e il 3 settembre venne portato dalla sua amica all’ospedale, quando il suo quadro clinico era già molto critico, con la saturazione a 57.

Al Sant’Anna di Cona, i sanitari fecero di tutto per provare a salvarlo, ma il 7 ottobre, dopo oltre un mese di ricovero, morì. Fu lo stesso ospedale a segnalare la situazione alla Procura della Repubblica di Ferrara.

Il pm Ciro Alberto Savino ha indagato il medico inizialmente per l’ipotesi di reato più grave, quella di omicidio colposo dovuto all’uso di una cura non adeguata. Gli accertamenti tecnici eseguiti però, da quanto si apprende, non hanno stabilito l’esistenza di un nesso univoco tra la cura errata e il decesso del paziente, che aveva anche altri gravi problemi di salute, né hanno potuto dare la necessaria certezza, richiesta dalla giurisprudenza, che la cura ‘standard’ lo avrebbe sicuramente salvato, anche se la probabilità stimata è più elevata.

Però, secondo la procura, quel metodo di gestione del paziente a domicilio e tramite messaggi via WhatsApp non rispettò la diligenza richiesta a un  medico e costituisce un’omissione di soccorso da parte di Dallari, assistito dall’avvocato Linda Corrias.

Il medico (oggi in pensione) risulta anche indagato a Reggio Emilia, provincia dove risiede, proprio per l’uso off-label e l’acquisto/distribuzione di quei farmaci non autorizzati e non compresi in nessun protocollo scientifico ufficiale per la cura del Covid-19.

 

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