Torna a colpire ancora il movimento No Vax a Ferrara. Nella nottata tra il 16 e il 17 novembre, a farne le spese è stata la sede del liceo Carducci di via Canapa, imbrattata con spray rosso da scritte a di poco deliranti sui muri e sulle vetrate non solo contro i vaccini, ma anche contro l’Agenda 2030 – documento sottoscritto da 193 paesi Onu nel settembre 2015 per lo sviluppo sostenibile – e il ‘climatismo’.
A scoprirle, verso le 7, è stata una delle collaboratrici scolastiche che, dopo aver aperto i cancelli dell’istituto come succede ogni mattina, si è imbattuta in frasi con riferimenti distorti agli effetti della vaccinazione – “Vax=miocardite ai giovani, tolgono vite” e “I vaccinati contagiano, lo Stato sa ma permette discriminazione” – e all’attuale situazione politica, economica e ambientale globale, da “Fuck Agenda 2030” e “Agenda 2030 non soluzione ma digitale prigione” appunto, a slogan come “Co2 e climatismo nuovo nazicomunismo“, “Creano povertà per toglierci libertà” e “Solo bugie su crisi, clima, Co2, guerre e pandemie”.
Ad accompagnarle, una firma, l’ormai nota “W” rossa cerchiata, simbolo utilizzato spesso dai complottisti in varie chat e forum e dal significato controverso, che potrebbe scimmiottare una frase in latino usata nel film ‘V per Vendetta’ e avere anche un significato satanista, già comparsa nei blitz No Vax e No Green Pass dei mesi scorsi ai centri vaccinali di Ferrara Fiere e Argenta, al parco urbano ‘G. Bassani’ e all’Agenzia delle Entrate di via Maverna.
“Abbiamo subito avvisato la Polizia di quanto accaduto – racconta Claudia Travagli, collaboratrice della dirigente scolastica Lia Bazzanini – e ora verranno fatte le indagini del caso. A noi non resta che condannare qualsiasi forma di protesta che va a vandalizzare strutture pubbliche come la nostra scuola”.
La stessa preside, più tardi, ha aggiunto: “Questa mattina entrando a scuola siamo stati tutti profondamente feriti dallo scempio compiuto da ignoti vandali che hanno imbrattato con vernice rossa i muri esterni dell’intera scuola. Colpisce dover constatare che l’ignoranza può indurre degli individui a commettere atti che ledono l’intera comunità. Solo una stupidità arrogante e violenta può credere di poter affermare le proprie idee scrivendo simboli e frasi sconnesse con la vernice rossa sui muri bianchi di una scuola, colpendo un bene comune e costringendo tutti noi a spese altissime per ripristinare le facciate”.
“Quei simboli e quelle frasi insensate – ha affermato – sono il segno tangibile di quanti danni possa provocare la disinformazione, la credulità, l’analfabetismo scientifico, l’incapacità di distinguere tra scienza e pseudo-scienza, tra la libertà di esprimere le proprie opinioni e l’aggressione vandalica. Ma perché colpire una scuola? Perché la scuola è un modello di comunità e di convivenza democratica, è il luogo in cui si coltiva la conoscenza, in cui si impara a distinguere tra il rispetto delle tante diverse opinioni e l’infondatezza di certe idee, in cui si cresce come cittadini responsabili e consapevoli”.
La dirigente Bazzanini ha concluso: “Le forze dell’ordine sono intervenute avviando le indagini per individuare i responsabili. La Provincia si è impegnata ad intervenire al più presto, ma i tempi purtroppo non saranno brevi. Stiamo pensando a diverse soluzioni per sostituire quei simboli e quelle scritte farneticanti con pensieri e immagini che possano mostrare a tutti che è possibile affermare le proprie idee con creatività e intelligenza. Sappiamo che possiamo contare sul sostegno e il contributo di tutti voi”.
Come detto, al fine di risalire ai responsabili del gesto, su quanto accaduto sta investigando la Digos della Questura di Ferrara, che si è portata sul posto per acquisire il necessario alle indagini, raccogliendo la denuncia verso ignoti sporta dalla scuola.
Nel mentre, anche la Provincia di Ferrara – proprietaria dell’immobile – ha effettuato un primo sopralluogo per quantificare i danni all’edificio e poi provvedere alla pulizia della struttura. I tecnici hanno stimato in circa 190 metri quadrati la superficie imbrattata con disegni e scritte sui
muri, valutando il danno in non meno di 50mila euro. Costi cui l’amministrazione che ha sede in Castello Estense non sarà in grado di provvedere
entro la fine dell’anno.
“Spiace dover far fronte a queste spese impreviste ed evitabili se solo ci fosse maggiore senso civico e rispetto per la cosa pubblica – commenta il presidente della Provincia, Gianni Michele Padovani – specie in un momento nel quale siamo impegnati a trovare ogni risorsa per far fronte all’aumento dei costi di gas e luce negli oltre 50 edifici scolastici di competenza, che incidono per l’80 per cento sull’intera bolletta energetica dell’ente”.
Dal canto loro, però, alcuni studenti del liceo si sono offerti sin da subito per cancellare le scritte sui muri della scuola e riportare decoro all’interno perimetro dell’istituto preso d’assalto dai vandali.
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