di Martina De Tiberis
È stata rinnovata la convenzione tra Unife e la Casa circondariale di Ferrara “Costantino Satta”, volta a sostenere la formazione universitaria dei detenuti presso l’istituto di pena.
“La nostra collaborazione – ha affermato Laura Ramaciotti, rettrice dell’Ateneo – è di lunga data e ha l’intento sia di garantire il diritto allo studio delle persone detenute, sia agevolare la cosiddetta ‘terza missione’, che restituisce alla società i frutti delle due missioni che da sempre connotano il mondo accademico: la formazione e la ricerca. Il nuovo testo amplia gli impegni delle parti al fine di accrescere gli strumenti di supporto ai percorsi di studio, come la fruizione del materiale didattico, la fornitura di attrezzature informatiche o la definizione di un importo minimo di contribuzione universitaria”.
La direttrice del carcere Nicoletta Toscani ha ricordato quanto “l’istituto penitenziario sia un luogo di esercizio dei diritti previsti dalla nostra Costituzione, come la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. La Casa circondariale di Ferrara è in continua evoluzione grazie ai tanti percorsi formativi, i quali migliorano la qualità della vita dei detenuti”.
“Il progetto in collaborazione con Unife – ha continuato la direttrice – ha permesso alle persone recluse di accedere a tematiche inerenti aspetti culturali e formativi, contribuendo in modo considerevole alla salvaguardia di una parte del tessuto sociale”.
Il miglioramento dei servizi erogati, come spiegato dalla professoressa Stefania Carnevale, delegata rettorale alla gestione dei rapporti istituzionali con la Casa circondariale di Ferrara, è reso possibile grazie al coinvolgimento di molte strutture Unife, quali il sistema bibliotecario di Ateneo, l’ufficio Diritto allo studio e l’ufficio di Orientamento.
“A proposito di questo ultimo – ha argomentato Carnevale – abbiamo svolto diverse giornate dedicate all’orientamento universitario e abbiamo riscontrato una predilezione da parte degli utenti orientata verso gli ambiti umanistici, in particolare per i percorsi in ‘Scienze dell’Educazione, ‘Scienze e tecnologie della comunicazione’ e ‘Filosofia’.
I dati relativi alle iscrizioni dell’Ateneo sono stati riportati dal dottor Max Tonioli, referente amministrativo Unife: “I passi compiuti in questi anni sono stati molti. Dal 2015, inizio della collaborazione, fino ad oggi, uno studente detenuto ha ricevuto la corona di alloro. Attualmente le persone iscritte a un corso di laurea sono sette e prevediamo che almeno altre quattro finalizzeranno l’eventuale immatricolazione”.
“Vorrei sottolineare la valenza di questa collaborazione. Le persone recluse, grazie a questo progetto, hanno incrementato in loro stesse il senso di impegno e responsabilità, virtù che ahimè molto spesso hanno tralasciato nel corso della vita”, ha concluso la dottoressa Annamaria Romano, responsabile dell’area giuridico-pedagogica.
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