Mesola. Ha un nome lungo – “L’emigrazione ferrarese nel mondo: un patto di amicizia tra la comunità emiliano-romagnola di Madrid e il Delta Ferrarese” – il progetto da poco concluso e presentato sabato scorso nella biblioteca di Mesola e che ha ‘riannodato’ i fili tra il territorio e chi lo ha lasciato in giovane età.
Il progetto, sviluppato grazie ai fondi della legge regionale 5/2015 e a una partnership allargata in cui il Comune di Mesola è stato il capofila – ha visto coinvolti numerosi partner: Stazione, i Comuni di Codigoro e Goro, AsErEs, Ccis-Camera di commercio e industria italiana per la Spagna e il Cineclub Fedic Delta del Po.
Durante la conferenza di chiusura del progetto è stato svolto un confronto, che ha coinvolto alcuni giovani vincitori delle borse premio offerte dalla Aps Stazione Sociale, con domande rivolte al rappresentate di AsErEs, Michele Rossi, inerenti il punto di vista dei cittadini emigrati in Spagna in età giovanissima.
“Una manifestazione davvero unica ed apprezzata dai nostri concittadini e non solo, in Spagna – commenta Emiliano Luciani, presidente di Stazione Sociale -. In quei giorni abbiamo ricevuto diverse visite istituzionali che hanno apprezzato la nostra presenza a rappresentare l’intera regione Emilia Romagna, presente per la prima volta in fiera. Tra le persone incontrate sono certamente da menzionare quella dell’ambasciatore d’Italia Riccardo Guariglia, del presidente del Com.It.Es. di Madrid Andrea Lazzari, del rappresentante dell’associazione Laziali a Madrid “Associación Latinum” Paolo Torelli, del presidente della camera di commercio Marco Pizzi.
Alla conferenza di chiusura progetto hanno partecipato per il comune capofila, il sindaco Gianni Michele Padovani, la vicesindaca Elisa Bellini, l’assessora alla cultura Laura Fabbri e la referente della biblioteca comunale Fabrizia Mignatti; per il Comune di Codigoro il vicesindaco Francesco Fabbri, per il Comune di Goro l’assessore allo sport Giacomo Pandini.
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