Referendum. Landini: “Si vota per qualcosa, non per qualcuno”
Non c'è simbolo di partito sulla scheda. Nessun volto a cui affidare una delega in bianco. L'8 e 9 giugno, dice Maurizio Landini, "non si vota per qualcuno. Si vota per qualcosa". E in un'Italia dove metà degli elettori resta a casa, dove il lavoro è sempre più frammentato, sottopagato, precario, quel “qualcosa” ha il sapore di una possibilità concreta di cambiamento