Da un bando pubblico per una nuova assegnazione arrivato quasi al termine e poi annullato, a una proroga che sembra ad libitum della concessione al gestore attuale, lo stesso che per una sentenza del tribunale avrebbe dovuto già da tempo liberare l’area.
È quanto sta accadendo al ‘diamante verde’ di via delle Erbe 29. La Giunta comunale ha infatti, come era ormai prevedibile, deciso di prorogare il differimento dell’esecuzione di quella sentenza, rispondendo affermativamente alla richiesta di Nuova Terraviva, che di fatto non ha mai smesso di gestire quegli spazi e continuerà a farlo non si sa fino a quale termine.
Rispondendo a un question time di Ilaria Baraldi (Partito Democratico), che chiedeva proprio lumi sulla decisione della giunta, l’assessora alle Attività produttive Angela Travagli ha spiegato che l’orientamento di giunta dello scorso 20 maggio ha “accordato il differimento dell’esecuzione della sentenza in attesa di scelte strategiche di sviluppo” dell’area. Lo stesso motivo, più o meno, addotto per cancellare il bando pubblico.
Secondo quanto riferito dall’assessora Nuova Terraviva aveva chiesto la proroga per poter proseguire le attività di servizio e quelle svolte in collaborazione con Asp, tribunale, Centro Donna Giustizia, Csv (e altre). Dovrà ovviamente proseguire le opere di manutenzione e curare l’apertura della pista ciclopedonale.
Non soddisfatta la consigliera Baraldi che osservato come non sia stata data alcuna indicazione sul termine della concessione e fatto notare che “il contenuto dell’orientamento (di giunta, ndr) non è coincidente con l’attività di Nuova Terraviva che già da mesi prosegue la sua attività: tutti i giorni la zona è frequentata da persone, famiglie, bambini e bambine, ci sono attività e laboratori, c’è somministrazione di bevande e cibo, presumo e immagino che le richieste cui deve attenersi l’associazione siano state fatte e che sia tutto in regola e a questo punto mi domando per quale motivo l’orientamento non ha ampliato l’oggetto della concessione: è ovvio che non si tratta di gestione di presidio”.
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