Riconosciuto, ma non con certezza in sede di denuncia da una delle vittime. Non riconosciuto in udienza dalla seconda. E il dubbio che fosse proprio l’imputato l’autore della tentata rapina impropria è divenuto insormontabile.
Si è chiuso con un’assoluzione il processo a carico di un uomo di 45 anni, marocchino da tantissimo tempo in Italia, difeso dall’avvocato Federico Orlandini, accusato di aver cercato di rubare dalla borsetta di un’anziana signora, nel 2019, entrando in un appartamento a Villanova di Denore, e di aver dato una spinta al marito che cercava di allontanarlo, facendolo cadere sul divano.
Nessun ammanco reale subito dagli anziani, nessuna lesione al signore e tanti dubbi sulla dinamica. Anche sulla fuga: un vicino di casa, intervenuto sentendo le richieste d’aiuto della coppia, ha detto di averla vista dibattere con un uomo nel cortile del palazzo. Ma il problema principale è l’identificazione dell’imputato: riconosciuto al 90% in fotografia dalla signora, non è stato riconosciuto in alcun modo dal compagno. Rimaneva solo la presenza del suo furgoncino nell’area, decisamente poco per arrivare a una condanna. La pm Lisa Busato aveva chiesto tre anni di reclusione.
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