Spettacoli
21 Aprile 2022
Venerdì 22 aprile il concerto nella sede del Jazz Club Ferrara

Il quartetto di Stefano Bedetti al Torrione tra groove, improvvisazione e un omaggio a Charles Mingus

di Redazione | 2 min

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Venerdì 22 aprile (ore 21.30) è di scena al Torrione il viaggio musicale tra le ere e gli stili del jazz dello Stefano Bedetti Quartet.

Sassofonista dal suono vigoroso, dalla tecnica cristallina e dalla profonda conoscenza dell’idioma jazzistico, Stefano Bedetti ha iniziato la propria carriera nella band di Giulio Capiozzo (celebre batterista italiano, co-fondatore del gruppo Area) in cui erano impegnati anche Alfonso Santimone (piano) e Stefano Senni (contrabbasso), componenti del suo attuale quartetto insieme a Marco Frattini (batteria). I quattro amano muoversi fra le armonie del jazz con grande libertà, dando corpo a set in cui l’improvvisazione e il groove cortocircuitano generando continui sentieri creativi. Il repertorio conterrà anche un paio di brani di Charles Mingus, un tributo al grande contrabbassista proprio nel giorno del centenario della nascita. Al concerto segue l’imprevedibile jam session.

Stefano Bedetti inizia a suonare il sassofono all’età di 14 anni. A 19 è già sulla scena internazionale grazie a Giulio Capiozzo che lo inserisce nello storico gruppo Area. Parallelamente, inizia una delle sue più importanti collaborazioni con i Jestofunk, gruppo con cui registra tre tra i più famosi dischi e con cui calca i palchi dei festival jazz più importanti del mondo. Esordisce come leader nel 2007 con l’album The Bright Side of The Moon per trasferirsi, due anni dopo, a New York dove inizia a suonare in pianta stabile nel quartetto di Billy Hart, e dove dà vita al suo trio con Victor Lewis alla batteria e Ed Howard al basso, con cui si esibisce in lungo e in largo per gli States. Numerose sono infine le collaborazioni di Bedetti con musicisti del calibro di George Cables, Tony Scott, Antonio Sanchez, Cameron Brown, Billy Drummond, George Garzone, John Patitucci, Adam Nussbaum, John Riley, Dado Moroni, Marco Tamburini, Antonio Faraò, Roberto Gatto, Fabrizio Bosso, Enrico Rava e Flavio Boltro.

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