Comacchio. “La risposta che l’amministrazione ha dato in merito alla presenza di nutrie nel centro storico di Comacchio ci ha lasciato con l’amaro in bocca”, afferma Anna Simioli di Civicamente Comacchio Fuori dagli Schemi.
“Se è vero che non ci sono evidenze di trasmissione di malattie da nutrie a uomo (motivo per cui non rappresenta un rischio sanitario) non è altrettanto vero che non rappresentano un pericolo per persone e animali: infatti con una veloce ricerca web si può vedere come il 27 novembre 2021 in provincia di Parma una donna è stata morsa da una nutria (cit. Gazzetta di Parma del 27/11/2021), o a Stra in provincia di Venezia c’è stato un attacco a un cane di medie dimensioni. Sono sicuramente eventi sporadici, ma che dimostrano che le nutrie non si limitano a soffiare per difendersi e, se il pericolo continua, passano all’attacco. Crediamo fortemente che in un contesto urbano non sia un aspetto da sottovalutare, soprattutto per i bambini più piccoli”.
“Inoltre – continua Anna Simioli – togliere le gabbie-trappole perché le nutrie si spostano in campagna o perché vengono manomesse ci sembra un ragionamento superficiale: è infatti evidente come questi roditori proliferano facilmente e velocemente, così come ci sono state segnalazioni di distribuzione o predazione dei nidi di gallinelle d’acqua e germani reali. Quindi non si creano danni solo ad agricoltura e alle infrastrutture idrauliche (canali che tra l’altro sono la caratteristica principale di Comacchio), ma anche alla biodiversità”.
“Riteniamo – conclude Anna Simioli – che con una risposta superficiale l’amministrazione abbia liquidato il problema in modo a dir poco inadeguato rispetto al pericolo di vera e propria invasione non gradita. Noi di Civicamente pensiamo anche al prossimo arrivo di turisti e viaggiatori che potrebbero fare incontri oltremodo spiacevoli per i canali di Comacchio, incontri che siamo certi, danneggerebbero enormemente l’immagine e la reputazione della nostra città”.
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