Teatro, musica, danza. Circo contemporaneo, arte di strada, attività multidisciplinari. La Regione Emilia-Romagna conferma il proprio sostegno allo spettacolo dal vivo, comparto fondamentale per la cultura, la socialità ma anche per il rilancio dell’economia.
E lo fa con un bando, varato dalla Giunta in applicazione della legge regionale 13/99, che destina al Programma triennale 2022-2024 in materia di spettacolo, recentemente approvato dall’Assemblea legislativa, 8,8 milioni circa di euro ogni anno.
Risorse significative che, oltre alle attività di spettacolo dal vivo, puntano a sostenere interventi per sviluppare e rafforzare il sistema delle residenze artistiche, ossia strutture e spazi che offrono ospitalità, servizi e forme di tutoraggio e accompagnamento a tutti quegli artisti che desiderano dedicare tempo e impegnarsi in nuovi processi creativi. Le residenze artistiche vengono dunque intese come luoghi votati al rinnovamento dei processi creativi, all’accompagnamento e alla mobilità degli artisti, al confronto nazionale e internazionale, con azioni mirate per favorire la crescita di nuovi artisti e lo scambio e la trasmissione tra generazioni.
“L’Emilia-Romagna è tra le prime tre regioni in Italia per dinamismo degli operatori e risultati nella produzione e programmazione di spettacoli- sottolinea Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura-. Come Regione vogliamo continuare ad investire nel settore e innovare e potenziare il sistema dello spettacolo dal vivo, di cui il Programma triennale e questo bando rappresentano gli strumenti di attuazione”.
Quali sono gli ambiti prioritari
Le tipologie di intervento prioritarie nel settore dello spettacolo dal vivo che la Regione intende sostenere, sulla base del Programma triennale approvato a marzo, sono le attività di produzione e distribuzione di spettacoli di elevata qualità artistica e culturale, l’organizzazione di rassegne e festival e il coordinamento e la promozione di settori specifici dello spettacolo.
Possono presentare domanda di contributo soggetti pubblici e privati che svolgono attività a carattere professionale nel settore dello spettacolo dal vivo, di norma senza fini di lucro, e comunque organizzati sul piano giuridico-amministrativo. Devono inoltre avere una sede operativa nel territorio regionale. Le richieste di contributo debbono essere presentate entro le ore 16 del 28 aprile 2022.
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