Cronaca
10 Febbraio 2022
Assolto l'ex direttore del Servizio personale di Cona, a processo i medici Ferrari e Guardigli

Pressioni per rinunciare al posto in Cardiologia: un’assoluzione e due rinvii a giudizio

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Il runner del lockdown ha scelto il suicidio assistito in Svizzera

“Vi auguro una buona vita, pensatemi ogni tanto, non dimenticatemi, ci sono stato anch'io sui questa terra”. Sono le ultime parole di Ulisse Trombini, divenuto suo malgrado famoso come il runner inseguito e insultato dal vicesindaco di Ferrara durante il lockdown.

Truffavano ‘giocando’ sui sentimenti. Fanno scena muta davanti al giudice

Finiti nei guai dopo la maxi-operazione coordinata dalla Procura di Palermo, che ha portato a scoperchiare un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa estesa in tutta Italia, i due fratelli di nazionalità nigeriana, che nei giorni scorsi sono stati arrestati a Ferrara, hanno scelto la via del silenzio

Contabilità ‘artefatta’ per avere permessi di soggiorno. Trenta stranieri nei guai

È approdato ieri (venerdì 17 maggio) mattina, davanti al giudice Rosalba Cornacchia del tribunale di Ferrara, il processo che vede imputate trenta persone di nazionalità straniera con l'accusa di aver usufruito di falsi permessi di soggiorno per fatti avvenuti tra il 2014 e il 2019 e scoperchiati da una articolata inchiesta eseguita dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza

Ferrara violenta. Casolari e Roma rispondono durante l’interrogatorio

Interrogatorio di garanzia ieri mattina (giovedì 16 maggio) per il 57enne Alessandro Casolari e il 50enne Roberto Roma, i due arrestati e portati in carcere nei giorni scorsi dai carabinieri. Entrambi con l'accusa di rapina aggravata in concorso e sequestro di persona, mentre l'ex ultras dovrà anche rispondere di cessione di ordigni esplosivi senza licenza

Un’assoluzione e due rinvii a giudizio. Si chiude così l’udienza preliminare per il processo sulle presunte pressioni ai danni di due medici per non accettare i posti in Cardiologia al Sant’Anna per i quali si stavano scorrendo le graduatorie.

L’assoluzione “per non aver commesso il fatto” è arrivata per Umberto Giavaresco, ex direttore del Servizio personale dell’ospedale di Cona, che aveva scelto di essere giudicato con il rito abbreviato davanti al gup Vartan Giacomelli. “Sono felice per lui, non meritava il processo”, afferma a margine dell’udienza il suo legale, l’avvocato Riccardo Venturi.

Rinvio a giudizio invece per Roberto Ferrari, cardiologo di fama internazionale e all’epoca dei fatti primario al Sant’Anna e Gabriele Guardigli, che ha preso il suo posto a Cardiologia, entrambi difesi dall’avvocato Marco Linguerri che commenta: “Aspettiamo con serenità e fiducia nella giustizia il processo”. L’udienza è fissata per il 6 di aprile: entrambi sono accusati di tentata concussione.

L’indagine è nata dalla denuncia di Chiara Carrescia (assistita dall’avvocato Fabio Anselmo) e Luca Pellegrino, i medici che avrebbero ricevuto un ‘invito’ a rinunciare al posto di cardiologo a Cona, nel 2016, quando si liberarono proprio due posti e si andò a scorrimento della graduatoria formata nel 2010.

“Per noi – commenta Anselmo – fondamentalmente è un provvedimento positivo visto che la formula dell’assoluzione riconosce l’esistenza del fatto, non commesso da Giavaresco, e rinvia gli altri due imputati a giudizio proprio per quel fatto”.

Il ‘fatto’ si basa – semplificando – sull’esistenza di una conversazione registrata da Carrescia che vede coinvolti Ferrari e Guardigli e che per la procura sarebbe la prova della tentata concussione. La difesa dei due ha sempre sostenuto che in realtà i dirigenti di allora stessero cercando la figura più idonea per le esigenze del reparto: il discrimine era il possesso di una specializzazione in elettrofisiologia (che serve, ad esempio, per gli impianti di pacemaker), se i candidati la avevano, nessun problema, se no avrebbero rischiato di non superare il periodo di prova.

 

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com