Cronaca
15 Gennaio 2022
Legittimo impedimento per alcuni avvocati, rinvio a marzo

Il Covid-19 fa saltare l’udienza per il crac Capa Ferrara

di Redazione | 1 min

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Sentenza Fiera. La Procura ricorre in Appello

Dopo la sentenza di primo grado con cui il gup Carlo Negri del tribunale Ferrara ha pronunciato l'assoluzione per i cinque accusati per le presunte tangenti tra i padiglioni della Fiera, nei giorni scorsi, la Procura ha deciso di ricorrere alla Corte d'Appello di Bologna per quanto riguarda la posizione dell'ex presidente Filippo Parisini, inizialmente prosciolto dal giudice dopo la richiesta di rinvio a giudizio, chiedendo ai giudici bolognesi di disporne il rinvio a giudizio

Donazioni Covid, il Comune “ammette” di essersi tenuto i soldi

E' una replica che assomiglia molto a un'ammissione di colpa, quella che il Comune di Ferrara, attraverso il direttore generale Sandro Mazzatorta, invia come 'rettifica' al nostro quotidiano dopo l'inchiesta sui soldi dei ferraresi destinati all'emergenza Covid per l'ospedale di Cona. E' una nota nella quale, volontariamente o meno, il Comune conferma di essersi trattenuto il denaro delle donazioni

Legittimo impedimento dovuto al Covid-19 che ha colpito alcuni avvocati. E così, tra le tante udienze che con la ripresa della attività stanno saltando nel tribunale estense ci è finita anche quella per il crac di Capa Ferrara.

Nella mattina di venerdì era prevista l’udienza preliminare per discutere da un lato le richieste di rinvio a giudizio e dell’altro l’opposizione alle richieste di archiviazione (piene per sei e parziali per dodici indagati) avanzate dai sostituti procuratori Stefano Longhi e Lisa Busato.

Secondo gli inquirenti – che hanno indagato trenta persone tra ex vertici, sindaci e membri del Consiglio di amministrazione – vi fu una dissipazione del patrimonio della cooperativa a favore di società già in estrema crisi. Particolare attenzione è riservata all’operazione di acquisto e vendita delle centrali a biomasse di Bondeno.

In un momento successivo i pm hanno deciso di archiviare le posizioni degli ex membri del Cda per l’ipotesi bancarotta impropria da reato societario (aver esposto nel bilancio del maggio 2014 fatti non reali) perché non determinati nel dissesto. Alle richieste di archiviazione si è opposta la procedura fallimentare.

Si riprova il 18 marzo.

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