Paolo Govoni dalla Camera di Commercio a Sipro
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
Sono stati ufficializzati gli orari delle sfide play-out tra Spal e Milan Futuro: le due partite si disputeranno sabato 10 e sabato 17 maggio, con calcio d’inizio fissato per le ore 20 in entrambe le occasioni
“L’attività cesserà il 30-04-2025”, c’è scritto a mano con un pennarello nero su un pezzo di cartone appoggiato su un bell’orologio da tavolo. Dopo 47 anni di onorata attività, Paolo Squarzoni andrà in pensione chiudendo il suo negozio di orologiaio in via Padiglioni
"Ancora un volta stiamo assistendo al potere del capitale che tratta queste persone, 36 famiglie, come se fossero dei numeri. Dietro invece ci sono delle famiglie, delle storie, che evidentemente non interessano a Vsg". Storie e persone che invece interessano alla Filt Cgil e al segretario Luca Greco, oggi davanti ai cancelli dell'ex Sirio a Ostellato
Agli amanti dei numeri e delle statistiche non sarà passato inosservato che, dalla stagione 1990/1991, anno in cui lo spareggio di Verona contro la Solbiatese regalò la C1 ai biancazzurri, la Spal non ha mai più conquistato una promozione o una salvezza attraverso i playoff o i playout
di Andrea Mainardi
Parte col botto il 2022 della Spal e di Joe Tacopina che, nella prima conferenza stampa dell’anno, presenta il nuovo allenatore Roberto Venturato.
Il successore di Pep Clotet arriva a Ferrara dopo aver passato anni a Cittadella, dove ha portato alle soglie della Serie A una squadra col budget tra i più bassi della categoria.
Venturato avrà ora il difficile compito di alzare l’asticella e confrontarsi con le pressioni della piazza biancazzurra, ansiosa di uscire dai bassifondi della classifica e ritagliarsi un futuro da protagonista, magari proprio in quella Serie A sognata tanto dal proprio presidente quanto dal proprio tecnico.
“È un giorno molto emozionante per questo capitolo nella storia della Spal” esordisce un raggiante Joe Tacopina. “Ho incontrato Roberto già ai tempi del Venezia e col Cittadella mi aveva già causato ‘problemi’, lo ammiro per come allena la squadra e per l’abilità di tirare fuori il massimo anche da squadre poco costose. È sempre stato un profilo affascinante e se avessi saputo che era disponibile ad inizio anno avremmo tenuto allora questa conferenza. Anche dai nostri giocatori ho avuto risposte positive e la sua storia parla per lui. Oltre che un bravo allenatore è anche una brava persona che tiene veramente ai propri giocatori, i suoi risultati sul campo parlano per lui e ed è arrivato in finale playoff con squadre che altri avrebbero portato a lottare solo per la salvezza”.
La parola è successivamente passata proprio a Venturato: “Sono venuto a Ferrara e la prima impressione è stata quella di aver trovato persone perbene che mi hanno dato sensazioni positive. Questa realtà ha ambizione, passione, voglia ed entusiasmo. La Spal da sempre rappresenta una realtà dove i calciatori possono crescere ed esprimere il proprio talento, mi piace ricordare chi ha dato tanto alla società come Paolo Mazza o Gibì Fabbri che hanno entusiasmato così come il percorso di Leonardo Semplici. In B questa è una realtà importante ed è un onore provare a trasferire qui il mio modo di interpretare il calcio per mettere la squadra nelle condizioni di giocarsela con tutti esprimendo un gioco piacevole”.
I due protagonisti si esprimono poi su come Tacopina ha convinto l’allenatore a sposare la causa Spal: “Ci siamo incontrati faccia a faccia – rivela il presidente biancoazzurro – e da subito è stato chiaro che condividiamo la fame e l’ambizione di voler portare in Serie A la Spal”.
L’allenatore è da subito stato convinto del progetto: “Ribadisco che la mia scelta sia stata legata al conoscere le persone che mi hanno trasmesso sensazioni positive dal punto di vista delle capacità e delle ambizioni. Anche nel calcio l’abilità e la serietà fanno la differenza, qui ho trovato persone importanti a partire dal presidente proseguendo poi con tutti i collaboratori. Credo che in questo momento sia molto importante che io guardi con attenzione alla partita di domenica ed ai giocatori che sono qui in questo momento, che sono la risorsa più importante che abbiamo. Sicuramente faremo valutazioni, il mercato invernale dovremo saperlo usare bene: può essere tanto utile quanto un disturbo”.
Le pressioni non mancheranno per l’allenatore: “Mi piace ricordare i sei anni fantastici che ho fatto a Cittadella. Credo che Ferrara sia una piazza importante come lo era anche quella granata. Da anni il Cittadella ha avuto ambizioni e voglia di crescere ed ora è una grande squadra, la pressione credo sia di stimolo ed aiuti a migliorare e tutto questo è un valore che può farci migliorare. Le difficoltà sono un’opportunità, nel calcio poi la condivisioni degli obiettivi aiuta a raggiungerli”.
Tacopina apre poi il capitolo Clotet: “Cambiare allenatore non è stata una decisione presa alla leggera. Io e l’area sportiva abbiamo speso venticinque ore al giorno nell’analizzare la situazione e abbiamo capito di dover agire velocemente e senza esitazione. Come voi sono ossessionato dal vincere e questo e ciò che voglio per la Spal tanto oggi quanto nel suo futuro, questo è un progetto a lungo termine e voglio che continuiamo a crescere inseguendo i nostri obiettivi. Anche a Natale ci siamo confrontati per parlarne ed alla fine abbiamo deciso di cambiare perchè non ritenevamo più che Clotet fosse allineato al progetto, non solo per i risultati sul campo altrimenti avremmo optato per il cambiamento subito dopo Frosinone. Quelle ragioni resteranno interne”.
Si adatterà la rosa della Spal a Venturato? “Ho guardato tante partite, anche di A dato che avevo la speranza di ottenere una possibilità anche lì. La Spal è una squadra molto giovane che ha grandi potenzialità di crescita, ci sono anche giocatori importanti con conoscenza della categoria. Ci sono caratteristiche che si abbinano al mio modo di intendere il calcio, guardando la rosa credo di poter incidere con il lavoro, la passione e la determinazione. Sono venuto con entusiasmo perchè credo ci siano potenzialità per fare un ottimo lavoro”.
Ancora Tacopina parla del suo ex tecnico: “Non penso che sia inusuale ciò che è successo. Ho creduto in Clotet ma le cose cambiano e le persone cambiano, nella mia vita mi sono sempre saputo adattare. Tutto cambia: ci si può impuntare sulle proprie posizioni oppure si può fare ciò che è meglio per la squadra. Direi ancora ciò che ho detto su Clotet in estate, erano affermazioni basate su ciò che credevo e sapevo allora ma a volte le circostanze cambiano”.
Indubbiamente è stato sorprendente vedere Venturato ancora disponibile e senza squadra dopo il ‘miracolo’ CIttadella: “Avevo un contratto in essere – racconta l’allenatore – ed è stata una mia scelta fermarmi, non ci sono state problematiche ed è stata una scelta personale per fare il punto della situazione e ritrovare quelle sensazioni di cui ho parlato prima. Ho avuto diverse telefonate con altre squadre ed un incontro con una squadra di Serie A. Sono sereno sotto tutti i punti di vista”.
Anche Tacopina si dice sorpreso: “Sono rimasto sorpreso di averlo visto senza squadra dato che ritengo sia uno dei migliori in Italia, mi ha colpito che non abbia preso la prima offerta che gli capitava ma abbia voluto trovare una realtà corrispondente alle sue ambizioni”.
Tatticamente i biancoazzurri adotteranno il 4-3-1-2 tanto caro a Venturato: “Credo che giocare col trequartista e due attaccanti sia un sistema di gioco che mi piace molto. Qui ci sono giocatori che possono adattarsi a farlo ed inizialmente punteremo a dare un’identità che porti i giocatori ad esprimersi al meglio. I ragazzi hanno lavorato in settimana con grande attenzione e collaborazione, mostrando grande voglia di tornare in campo”.
Per Tacopina è poi tempo di parlare di mercato: “Vogliamo un nuovo portiere, un esterno destro ed un centrocampista per il modulo del mister. Questo completerà la nostra squadra che penso sia davvero buona, dobbiamo migliorare la squadra e non comprare tanto per farlo. Faremo altri due o tre acquisti: Finotto si è già allenato molto bene, Meccariello ha l’esperienza per far bene e Pabai ha grande talento. Forse cercheremo anche un ulteriore difensore e Viviani non si muove da qui ma non voglio esprimermi oltre”.
Nonostante le difficoltà il patron spallino crede fortemente nella sua squadra: “Sapevamo cosa stavamo comprando in estate, non è un segreto che ci fossero giocatori non adatti al nostro programma e che non valevano lo stipendio che guadagnavano. Nel complessivo sono contento per la squadra che abbiamo, lo ero a settembre e lo sono ancora oggi. Possiamo essere pericolosi per ogni squadra che ci affronterà. Credo in questa squadra e sul fatto che possiamo fare cose speciali già quest’anno e voglio che anche l’allenatore abbia fiducia in questo, è importante essere sulla stessa lunghezza d’onda. Guardando tutti i vari reparti siamo alla pari con la maggior parte delle squadre, in porta ad esempio elementi come Demba Thiam credo possano essere importanti per il nostro futuro, lo aiuteremo nel suo reparto”.
Infine Vneturato fa il punto sulla situazione fisica dei suoi ragazzi: “E’ stata sicuramente una nota sfortunata l’avere ventidue calciatori positivi nello stesso periodo e dal punto di vista della condizione atletica influisce per qualche calciatore. Allo stesso tempo ho visto ragazzi che lavorano con grande partecipazione e questo sarà un aiuto importante pur arrivando alla partita col Benevento in una buona condizione atletica, anche se non al massimo”.
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