
Il pm Andrea Maggioni
Si stanno per decidere le sorti dei 17 imputati rimasti nel processo per lo spaccio di stupefacenti nel giardino del Grattacielo, a Ferrara, nato dall’operazione ‘Wall Street’, condotta dalla squadra mobile con l’aiuto di telecamere nascoste e agenti sotto copertura.
Nell’udienza di ieri, lunedì 22 novembre, si è infatti chiusa la fase istruttoria con le ultime escussioni dei testimoni – agenti dell’Antidroga che hanno eseguito le indagini e gli arresti che hanno dovuto dare alcuni chiarimenti alle difese – e le dichiarazioni spontanee di tre imputati: Joel Igene, John Sunday e John Osemudiame Echende (i primi due detenuti, il terzo libero), tutti assistiti dall’avvocato Bernardino Curri. Igene e Sunday hanno dichiarato di non aver mai spacciato stupefacenti in Italia, – Igene ha ammesso di esserne solo utilizzatore – il terzo ha spiegato di avere un’attività di acquisto e rivendita di auto usate e di non capire perché gli inquirenti lo ritengano privo di redditi.
La giudice Giulia Caucci ha infine rinviato al 24 gennaio per la discussione: si inizia con la requisitoria del pm Andrea Maggioni.
Un secondo filone era già stato definito con sette patteggiamenti.
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