Vigarano
15 Novembre 2021
La motivazione: "E' stato depositario di valori sportivi assoluti, in riferimento a quel gioco meraviglioso che è il calcio"

A Fabio Capello il premio Tutte le direzioni

di Redazione | 3 min

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di Serena Vezzani

Vigarano Mainarda. È a Fabio Capello, “depositario di valori sportivi assoluti, in riferimento a quel gioco meraviglioso che è il calcio”, che è andato il premio Tutte le direzioni 2021, consegnato dal Gruppo dei 10 allo Spirito di Vigarano.

Ad assistere alla premiazione anche Oscar Massei, storico capitano della gloriosa Spal, e altri ospiti illustri del panorama sportivo, tra cui l’ex presidente spallino Walter Mattioli. A consegnare i riconoscimenti Giorgio Conte ed Ellade Bandini, affiancati da Alessandro Mistri e da Massimo Cavalleretti, direttore artistico e presidente del Gruppo dei 10: “Il premio non ha l’ambizione di avere un significato internazionale, anche se le motivazioni potrebbero essere quelle giuste: normalmente lo attribuiamo a prestigiose personalità appartenenti al mondo della cultura, che è quello della vita civile, che hanno contribuito in piena, totale autonomia e con indipendenza intellettuale alla crescita qualitativa del nostro Paese”.

A Fabio Capello, dunque, il riconoscimento Tutte le direzioni: “Campione sia dentro che fuori il rettangolo verde, per la sua qualità di conservare sempre intatti, da calciatore, allenatore e comunicatore, i valori più alti dello sport all’interno del gioco meraviglioso che è il calcio. Con riconosciuta e indiscussa autorevolezza, conquistata da decenni di successi sportivi e con schiettezza derivata dalla propria terra natia e dagli insegnamenti familiari, nella sua veste attuale di commentatore televisivo, sempre attento e un passo avanti alla moviola, Capello continua la lucida e puntuale critica agli estranianti eccessi che connotano calcio globalizzato di oggi”.

“Approdai a giocare nella Spal solo grazie al veterinario Malaguti di Pieris” sono le parole di Capello. “Lui fu l’autore del mio trasferimento a Ferrara, città in cui ho trovato tante cose, come mia moglie, con cui sto da ben 51 anni. Sono orgoglioso di questo premio e sono contento di essere tornato tra amici, mi fa sentire giovane. Ho avuto la fortuna di avere Oscar Massei come maestro, insieme a Osvaldo Bagnoli e Giambattista Fabbri. Da buon scolaro ho cercato di copiarli e di imparare. Fare i loro nomi mi emoziona profondamente.” Un’eredità che Capello colse prontamente come, ricorda il Gruppo dei 10, durante l’Inghilterra-Italia del 14 novembre 1973 (esattamente 48 anni fa) in cui Capello segnò un goal all’86’, determinando per la prima volta la vittoria dell’Italia a Wembley.

A Massei, poi, un riconoscimento da parte del Gruppo dei 10, per ricordare la dimensione “romantica” dello sport di cui proprio lui è stato portatore, citando l’episodio storico in cui, a un Massei infortunato, l’allora allenatore Paolo Mazza rispose: “Tu non hai bisogno di correre, a te basta soltanto pensare”. Da Massei, una riflessione sul calciatore di oggi è d’obbligo: “Il calciatore di oggi è migliore, con una preparazione superiore alla nostra, il sistema di gioco diverso, la panchina lunga che agevola la sostituzione dei giocatori”.  Ma nonostante i cambiamenti, il Gruppo dei 10 premia Massei, per ringraziarlo del periodo in cui “il calcio era poesia”.

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