Pomposa. Verrà presentato alle 15 di giovedì 7 ottobre, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea, il progetto “Cantiere Pomposa”, che darà vita a un portale dedicato all’abbazia di Pomposa, una cornice per studi e ricerche sull’antica fondazione benedettina.
Le attività del “Cantiere Pomposa” saranno aperte dal progetto L’abbazia di Pomposa e le sue scritture con l’obiettivo di ricostruire virtualmente l’unità originaria dell’archivio e della biblioteca tra X e XII secolo. Sarà realizzato un catalogo integrato delle descrizioni dei documenti dell’archivio, dei manoscritti della biblioteca e delle risorse bibliografiche di argomento pomposiano.
Il progetto, promosso dalla Deputazione provinciale ferrarese di storia patria, nasce dalla sinergia di lavoro e ricerca tra alcuni studiosi che da anni esplorano la storia di Pomposa, attraverso la prospettiva del suo ricco patrimonio manoscritto. Responsabili scientifici del progetto sono Corinna Mezzetti (Deputazione provinciale ferrarese di storia patria), Antonio Manfredi (Biblioteca Apostolica Vaticana), Chiara Guerzi (Deputazione provinciale ferrarese di storia patria), Giovanni Isabella (Università degli studi di Bologna) e Anna Berloco (Biblioteca Apostolica Vaticana).
Punto di forza è la rete istituzionale di partner che si sta raccogliendo attorno al progetto: dall’appoggio dell’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, della regione Emilia-Romagna e della Direzione regionale musei al sostegno di archivi e biblioteche che conservano il patrimonio di provenienza pomposiana (Archivio Privato dell’Abbazia di Montecassino, Archivi di Stato di Modena, Milano e Roma, Gallerie Estensi – Biblioteca Estense di Modena), dalla collaborazione con il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università degli studi di Bologna al supporto dell’associazione Caput Gauri e dell’Istituto storico italiano per il medioevo, sono tanti gli enti che hanno aderito e altri potranno farlo in futuro.
La realizzazione tecnica del portale e del catalogo è affidata a Comperio srl, che ha creduto fin dall’origine nella potenzialità di questo strumento per la ricostruzione del patrimonio manoscritto di Pomposa.
L’abbazia di Pomposa è stata nel medioevo un centro benedettino di primo piano nell’Italia settentrionale. Il monastero raggiunse una grande importanza politica ed economica, nello scacchiere dei poteri di papi e imperatori, e seppe guadagnarsi un grande prestigio spirituale e culturale.
La vitalità e il ruolo giocati da Pomposa nel pieno medioevo hanno lasciato tracce importanti, scolpite nelle pietre delle sue architetture e affrescate nei cicli pittorici che decorano la chiesa e i locali attorno al chiostro. Tracce più fragili, ma altrettanto potenti, sono da ricercare tra le carte dei manoscritti della biblioteca e le pergamene arrotolate dell’antico archivio di Pomposa.
Un patrimonio di scritture che sono oggi disperse e conservate in tante sedi, lontano da Pomposa, e purtroppo in parte perdute, ma descritte in cataloghi e inventari antichi. I codici della biblioteca e i documenti dell’archivio hanno incontrato un destino comune di dispersione: se dell’antica e ricchissima biblioteca monastica rimangono oggi pochi manoscritti e due cataloghi, una sorte migliore è stata riservata alle carte dell’archivio, in gran parte superstiti, ma frammentate in diversi fondi e sedi di conservazione.
La ricomposizione dell’antico patrimonio manoscritto è oggi possibile solo nella dimensione virtuale di un portale e di un catalogo, che possono offrire agli studiosi uno strumento di lavoro che raccolga le conoscenze attuali sulle carte e sui codici, presenti nuovi dati e ne integri la descrizione alla luce dei cantieri di lavoro in corso, ampliando grazie alle tecnologie digitali le potenzialità di ricerca e di studio.
L’incontro si svolgerà in presenza, fino al raggiungimento dei 36 posti disponibili, rispettando le procedure di sicurezza (green pass, mascherina, sanificazione, distanziamento e termoscanner).
La “diretta video” dell’incontro potrà essere seguita su Archibiblio Web TV (Canale YouTube del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara), al link: https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg
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