Consandolo. Consandolo 500 anni fa… New York! Forse fare il verso all’ormai celebre frase dell’artista Andrea Amaducci (dove al posto della piccola frazione argentana c’era Ferrara) è esagerato. Ma in fondo 500 anni fa Consandolo ha avuto il suo periodo di grendeur. E anche qui grazie, direttamente o indirettamente, agli Este.
E oggi il sindaco di Argenta Andrea Baldini può dire che “Persino i garzoni di stalla sapevano leggere e scrivere” a Consandolo nel 1500”. Questo perchè qui Renata di Francia ebbe la sua villa estiva, divenuta in breve tempo un centro di diffusione di libri proibiti dall’Inquisizione, oltre che di favoreggiamento nell’accoglienza dei profughi e nell’espatrio dei minacciati di persecuzione.
“Un fatto notevole – afferma oggi il sindaco -: questa era l’eredità che Renata di Francia lasciava a Consandolo, il luogo dove si era stabilita con la sua corte nel palazzo che sorgeva nel parco che oggi porta il suo nome, in via Bergamini Roda. Qui, lontana dalla corte degli Este, in un territorio strategicamente posizionato tra Bologna, Ferrara e Ravenna, poté svilupparsi uno dei più importanti centri culturali di ambito calvinista in Italia, sotto la sua egida”.
Il palazzo di Renata di Francia non si trova più, fu distrutto a seguito di un grande incendio a metà ottocento. “Questa storia però non è andata perduta – prosegue Baldini -, l’eredità di Renata di Francia è troppo rilevante perché lo sia, ma soprattutto a Consandolo ci sono concittadini che si preoccupano di fare in modo che le nostre storie vengano narrate, conosciute e tramandate”.
Per questo è stata inaugurata una bacheca che raccoglie la storia di Renata di Francia e del suo palazzo proprio dove questo sorgeva. Nel parco è possibile trovare molti dettagli riguardanti la ricostruzione dell’edificio, le cartine, aneddoti e tanto altro.
La bacheca l’ha realizzata l’ARS, Associazione Ricerche Storiche, che ha lavorato insieme al Comune “per le attività che abbiamo promosso nel contesto del bando della memoria che presentato lo scorso anno per un finanziamento (poi ottenuto) alla regione Emilia-Romagna”.
“Vi ringraziamo dunque per questo – chiude il sindaco -, e perché continuate a raccontare agli argentani e ai visitatori perché Consandolo era, ed è, un posto incredibile”.
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