A Ferrara serve un piano di reindustrializzazione
Massimo Buriani e Davide Nanni (Pd) intervengono sulla crisi industriale che sta investendo l'Italia e ancor di più Ferrara
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Dopo la Resistenza ora anche l’associazione Cittadini del mondo perde la sua sede per volontà del nostro sindaco di Ferrara, Alan Fabbri e della sua giunta. Colui che ama definirsi ‘il Sindaco di tutti’
Terza corsia della A13, Zls e polemiche con la Regione per la nuova romea. Ieri (9 maggio) il sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e trasporti, Tullio Ferrante, ha tenuto un colloquio con le principali associazioni di categoria del territorio estense alla Camera di Commercio di Ferrara-Ravenna
Il Tribunale di Ferrara ha disposto il blocco immediato dei lavori edilizi in corso nell’area di via Favero/via Serao, a seguito del riconoscimento dell’esistenza di una servitù di passaggio gravante sul terreno oggetto dell’intervento
In occasione della Giornata dell’Europa, i gruppi di maggioranza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna si fanno sentire contro la drammatica crisi umanitaria nella Striscia di Gaza
di Lucia Bianchini
Inizia anche a Ferrara la raccolta firme per la presentazione della legge di iniziativa popolare: ‘Istituzione delle assemblee dei cittadini per il coinvolgimento diretto su temi di interesse pubblico e generale, assemblea dei cittadini sulla crisi climatica’. Per l’approvazione della proposta di legge sono necessarie 50mila firme.
La campagna è promossa a livello nazionale dal comitato Politici Per Caso, e a Ferrara è sostenuta e organizzata da un comitato composto da Donne per la terra, Extinction Rebellion, associazione Fe-nice, Movimento 5 Stelle, +Europa, Teachers For Future. A presentare il progetto sono stati Lorenza Cenacchi di Donne per la Terra, Mario Zamorani di Fe-nice e +Europa, Tommaso Mantovani del Movimento 5 stelle, Alessandra Guidorzi di Teachers for future e Francesca Cigala di Extinction Rebellion.
“Questo strumento è nuovo per l’Italia ma è stato sperimentato con successo in altri Paesi – ha spiegato Francesca Cigala – come Germania, Inghilterra, Francia, Canada, Australia. In Irlanda i cittadini stessi hanno favorito la legge sull’aborto grazie all’assemblea dei cittadini. Crediamo che i cittadini informati siano più liberi di scegliere rispetto a politici perennemente in campagna elettorale e legati ad interessi”.
In che cosa consistono queste assemblee e cosa faranno concretamente? Come hanno spiegato i proponenti si tratta di pratiche in cui gruppi di cittadini sono chiamati ad affrontare uno specifico argomento ad approfondirlo, a confrontarsi su questo, a dibattere e a deliberare producendo documentazioni finali che contengano loro idee, proposte, raccomandazioni.
Questi cittadini sono scelti con un campionamento casuale e stratificato: sono selezionati con un’estrazione casuale dalle liste anagrafiche, che mira a ricreare all’interno del gruppo del cittadini gli equilibri e le dinamiche che sono presenti nella società in termini genere, età istruzione, residenza.
Si tengono prima incontri con esperti della materia oggetto dell’Assemblea, chiamati a presentare, in misura paritaria, un numero quanto più vasto possibile di posizioni, istanze o orientamenti sul medesimo tema, offrendo un quadro completo, bilanciato e diversificato. Seguono poi gli incontri con i gruppi di interesse, comitati e associazioni della società civile, che presentano le loro posizioni ai cittadini dell’Assemblea. Chiudono la fase di ‘ascolto e confronto’ gli incontri aperti al pubblico, in cui i membri dell’Assemblea hanno modo di ascoltare loro concittadini e confrontarsi con loro.
Al termine del processo si hanno le deliberazioni finali, le votazioni sulle varie proposte emerse in Assemblea e la presentazione di queste alle istituzioni con un report finale.
La proposta di legge prevede che, entro novanta giorni dalla pubblicazione ufficiale del report dell’Assemblea, il Parlamento, o il Governo in caso di iniziativa governativa dell’Assemblea, dichiari pubblicamente, motivando adeguatamente le ragioni di tale scelta, se intende: accettare le proposte dell’Assemblea nella sua interezza, rigettare le proposte dell’Assemblea, oppure procedere alla modifica delle proposte dell’Assemblea.
“Come ‘Donne per la Terra’ abbiamo aderito perché siamo un gruppo informale che vuole diffondere valori come dialogo e confronto, e siamo molto sensibili al tema della democrazia partecipativa” ha spiegato Lorenza Cenacchi, “Se esiste lo scollamento tra cittadini e politica ancora più forte è per i giovani, dobbiamo avvicinare i giovani alle problematiche più pressanti, e quella più sentita è il clima, in cui la mobilitazione c’è”, ha sostenuto Alessandra Guidorzi, “Abbiamo aderito perché vorremmo una democrazia più vicina a quella diretta” ha affermato Mantovani.
“Fe-nice nel 2019 aveva raccolto firme per una serie di petizioni, tra cui il dibattito pubblico, la proposta di legge di iniziativa popolare richiesta per il Comune, e sono state tutte rigettate” ha raccontato Zamorani.
È possibile sottoscrivere la proposta di legge presso l’ufficio protocollo generale in piazza del Municipio 2, l’ufficio elettorale in via Fausto Beretta 19, l’ufficio relazioni con il pubblico in piazza del Municipio 23, oppure recandosi al banchetto che sarà per tutto il mese di ottobre il sabato in corso Martiri della Libertà angolo piazza Savonarola dalle 16,30 alle 19,30 e le domeniche dalle 9,30 alle 12,30. Sarà presto possibile firmare anche con Spid.
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