Dall’1 ottobre i codici colore di priorità nei Pronto Soccorso degli ospedali della regione Emilia-Romagna – e dunque anche quello dell’ospedale di Cona – diventeranno 5 al posto degli attuali 4. È questa la principale novità introdotta dalle Linee di indirizzo per il triage nei Pronto soccorso dell’Emilia-Romagna, approvate in questi giorni dalla Giunta regionale. Ai colori rosso, arancione, verde e bianco, si aggiunge ora l’azzurro (tra l’arancione e il verde) che indica un’urgenza differibile, con 60 minuti come tempo di attesa massimo per la presa in carico.
“Fin dai primi mesi del 2021 – mettono in evidenza la dottoressa Elisa Tarroni, direttore della Direzione delle Professioni, e il dottor Andrea Strada, direttore del Pronto Soccorso e della Medicina d’Urgenza – un gruppo multiprofessionale del Pronto Soccorso di Cona, coordinato dalla dottoressa Rita Previati (responsabile struttura semplice Coordinamento Attività di Pronto Soccorso Generale) e dalla dottoressa Elena Migliari (coordinatrice infermieristica del Ps), ha intensamente lavorato per aggiornare i protocolli di Triage infermieristico ai nuovi cinque codici colore. Oltre alla collaborazione con la Direzione Medica (dottor Giuseppe Franchino) e con la Direzione delle Professioni (dottoressa Tarroni e dottoressa Catia Crepaldi), il gruppo si è interfacciato con il servizio Ict aziendale (diretto dal dottor Luca Chiarini) per le necessarie modifiche e aggiornamenti al sistema informatico che viene utilizzato presso il Pronto Soccorso Generale. E’ grazie a questa intensa collaborazione che si è potuto raggiungere l’obiettivo di partire proprio l’1 ottobre con le nuove codifiche. Un sentito ringraziamento va ai collaboratori: Francesca Chierici, Jessica Bruna Ciardelli, Arianna Forlani, Graziana Genovese, Domenico Giordano, Gerardo Guidotti, Alessandra Marchi, Valentina Michelini, Elena Migliari, Isabella Pazzi, Barbara Pirani, Rita Previati, Federica Racioppa, Stefania Rubini, Simone Tezzon”.
Durante i mesi estivi sono stati organizzati corsi di formazione specifici per il personale interno al Ps, a integrazione del corso di formazione regionale che hanno visto un elevato tasso di partecipazione e coinvolgimento da parte del personale.
“La novità più importante per gli utenti che accedono al Pronto Soccorso – proseguono Tarroni e Strada – riguarda la scomparsa del “codice giallo”, che viene sostituito e distinto in due nuovi codici: Arancione e Azzurro. Questi due nuovi codici consentiranno di differenziare ulteriormente l’accesso degli utenti alle aree di diagnosi e trattamento nonché di predisporre, per i vari tipi di pazienti, percorsi e flussi di prestazioni differenziati in base alla complessità clinico-organizzativa e dell’impegno assistenziale necessario e di meglio stratificare i pazienti verso una dimissione o un ricovero”.
“L’attività tecnica necessaria per fare fronte alle esigenze di adeguamento del sistema – commenta Luca Chiarini, direttore Servizio Comune Ict – può essere distinta in aspetti “funzionali-utente” e di invio del “flusso di rendicontazione” verso la Regione Emilia – Romagna. L’attività da eseguire era “cospicua” e specialmente da realizzare nel periodo agosto/settembre. L’elemento vincente che ci ha portato ad arrivare puntuali all’obbiettivo è stato senz’altro la condivisione, la collaborazione e la programmazione delle varie attività con tutte le Direzioni coinvolte ed ovviamente i professionisti sanitari (componente medica e infermieristica)”.
Un ringraziamento a tutti i professionisti coinvolti arriva dalla Direzione aziendale per il grande risultato raggiunto nei tempi previsti dalla Regione Emilia – Romagna grazie al lavoro multidisciplinare che ha visto coinvolti sia il personale sanitario che i colleghi dell’Ict aziendale, in un periodo complesso.
L’adozione di questo nuovo sistema di triage, in coerenza con le Linee di indirizzo nazionali, si ispira a un modello di approccio globale alla persona e ai suoi familiari, che consente un uso ancora più appropriato delle risorse umane e strumentali, in base alla complessità della casistica e la piena attuazione di alcune soluzioni organizzative o di percorsi specifici. L’obiettivo è individuare la priorità d’accesso alle cure e indirizzare il paziente verso percorsi diagnostico-terapeutici sempre più appropriati.
I 5 codici colore
I codici colori vengono assegnati duranti il triage, con cui si garantisce che l’accesso alle cure avvenga secondo criteri di priorità (codici colore o numerici) ed equità. La valutazione di triage rappresenta un momento fondamentale anche per l’accoglienza e il riconoscimento di situazioni di fragilità, che richiedono l’attivazione di percorsi in grado di fornire sostegno e agevolare la presa in carico in ambito sanitario, assistenziale e sociale.
Le nuove Linee di indirizzo prevedono dunque cinque codici colore: rosso (per l’emergenza, richiede una valutazione immediata da parte dei sanitari); arancione (urgenza indifferibile, 15 minuti come tempo di attesa massimo per la presa in carico); azzurro (urgenza differibile, 60 minuti tempo d’attesa massimo); verde (urgenza minore, 120 minuti); bianco (non urgenza, 240 minuti).
L’epidemia da Covid-19 e la definizione di percorsi distinti e sicuri nei Pronto soccorso
L’emergenza Covid-19 ha modificato il consueto flusso operativo dei Pronto soccorso: le strutture di emergenza-urgenza dell’Emilia-Romagna hanno dovuto rispondere con particolare impegno all’esigenza di presa in carico dei cittadini affetti dalla patologia in forma moderata o severa. Per fare tutto ciò e, al tempo stesso, garantire la sicurezza degli operatori e degli utenti con altre necessità assistenziali, la Regione – in accordo con le Azienda Sanitarie del territorio – ha definito con appositi atti, sin dall’inizio dell’epidemia, percorsi distinti e sicuri all’interno delle strutture di Pronto soccorso. In questo scenario, il personale di triage, coadiuvato dal personale di pre-triage, ha svolto e svolge un ruolo fondamentale nel riconoscere segni e sintomi della patologia e nel governare, all’interno della struttura, i flussi e i percorsi dedicati alla presa in carico di soggetti con sospetto Covid-19 e quelli per i cittadini con altre esigenze assistenziali.
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