Perché far fare lavori di manutenzione che prevedono il disfacimento dell’asfalto, il completamento del cantiere, la bitumatura della strada e poco dopo far ricominciare tutto daccapo anziché programmare in modo da svolgere una sola volta tutte le operazioni?

Lo chiede in una interrogazione la consigliere comunale del Pd Maria Dall’Acqua, che si fa portavoce di numerose segnalazioni dei cittadini.

La consigliera ricorda che nel marzo 2020 la giunta comunale aveva approvato il nuovo “Regolamento per l’esecuzione ed il ripristino di scavi stradali per la posa di canalizzazioni, opere civili e manufatti destinati alla fornitura di servizi a rete nel suolo, sottosuolo e soprassuolo del Comune di Ferrara e relative Norme Tecniche di Attuazione”.

Quel regolamento aveva come obbiettivo principale quello di ridurre al minimo le manomissioni delle sedi stradali e le operazioni di scavo, tanto che “il progetto veniva presentato dagli assessori Maggi e Guerrini come risolutivo, per l’organizzazione e la razionalizzazione della materia”.

Ma i tanti cantieri aperti, chiusi e riaperti, in città come nelle frazioni, hanno fatto arrivare “numerose segnalazione da parte di cittadini che hanno rilevato come, ad esito di recenti opere di asfaltatura e/o attività assimilabili, il manto stradale sia stato nuovamente oggetto di lavori di rifacimento”.

Allo stesso modo, “sono pervenute numerose segnalazioni anche in relazione all’esecuzione di opere su tratti in cui era stata di recente effettuata manutenzione”.

Secondo Dall’Acqua “tali segnalazioni hanno, di fatto, disatteso e smentito le aspettative della Giunta sull’applicazione del regolamento in oggetto”.

A questo si aggiunge il fatto che, scrive sempre la dem, “ogni opera di manutenzione comporta, come noto, un dispendio di finanze comunali, con conseguente impossibilità di impiego in altre zone del Comune, in particolare del forese”.

A questo punto l’interrogazione si rivolge a sindaco e giunta per conoscere “quale sia la programmazione delle opere di manutenzione ordinaria del manto stradale comunale e se l’attività di manutenzione sia garantita in egual misura in tutte le zone della città”.