
(foto di Alessandro Castaldi)
Federico Zampini, dopo la prima visita con lo staff medico del Kleb Basket, ha effettuato insieme al dottor Lorenzo Filippone, già responsabile ortopedico della società, due consulti chirurgici con ultra specialisti della spalla che hanno certificato la necessità di intervento chirurgico per riparare la duplice problematica che ha colpito la spalla del giocatore dopo la lussazione: la lesione di Bankart e la lesione di Hill Sachs.
Il giocatore dovrà essere sottoposto a intervento chirurgico. Le tempistiche verranno decise nei prossimi giorni.
“La lussazione della spalla è un infortunio abbastanza raro nel mondo del basket – ha dichiarato Lorenzo Filippone – a differenza di sport di maggior contatto come rugby, football americano o sport di lancio come tennis e baseball. Quando capitano, solitamente, avviene la lesione della guarnizione che circonda la testa dell’omero e la tiene nella sua corretta sede, ossia il cercine glenoideo (lesione di Bankart)”.
“Nei casi più sfortunati, a questa si può associare anche l’ammaccatura della testa dell’omero in zona cartilaginea, che sbatte nell’osso con cui è in contatto quando avviene la lussazione (lesione Hill Sachs). Nei pazienti under 23, come Federico, non è possibile prendere in considerazione un trattamento non chirurgico, perché il tasso di probabilità che possa capitare nuovamente è altissimo”.
“L’intervento risolutivo – ha spiegato Filippone – da effettuare in artroscopia (con piccoli tagli attorno alla spalla), deve prevedere due gesti: la cucitura della ferita nella guarnizione attorno alla testa (sutura del cercine glenoideo) e la riparazione del buco che si è creato nella testa dell’omero (remplissage). Associando queste due riparazioni, nei pazienti under 23 il rischio di rilussazione si assesta attorno all’1,5% a 1 anno. La tempistica di recupero è di circa 4 mesi, con i primi 30 giorni caratterizzati dall’utilizzo di un tutore e dall’inizio immediato della fisioterapia”.
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