Spal
25 Agosto 2021
Si presenta il nuovo direttore dell'area tecnica Tarantino e guarda al top club spagnolo: "Ponte importante non solo per il mercato, ma anche per imparare dalle loro strutture"

Si sogna una Spal in stile Real Madrid

di Redazione | 4 min

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L’importanza e la necessità di “un calcio sostenibile” attraverso cui “creare valore” è alla base della filosofia del pallone in cui si rispecchia Massimo Tarantino, il nuovo direttore dell’area tecnica Spal, voluto fortemente da Joe Tacopina, dopo l’esperienza condivisa alla Roma.

“Stiamo attraversando un periodo per nulla noioso – ha affermato il presidente biancazzurro – dove tutto quello che è successo in queste settimane è stato eccitante e continua a esserlo. Siamo orgogliosi di quello che stiamo portando avanti e per raggiungere i nostri obiettivi stiamo lavorando giorno e notte. Tarantino sarà una delle componenti fondamentali della squadra. Lo conosco da almeno dieci anni, da quando insieme abbiamo collaborato alla Roma e lui si occupava del settore giovanile”.

Tacopina ha aggiunto: “Credo molto nelle sue capacità, così come nel futuro con lui e con la sua collaborazione. Darà tutto se stesso per il meglio della Spal, occupandosi non solo di prima squadra ma anche di vivaio e scouting. L’obiettivo è trovare il più velocemente possibile dei talenti e penso sia l’uomo giusto per integrare queste tre componenti fondamentali. In lui vedo valori importanti come l’affidabilità, la lealtà e l’onestà e ciò mi rende particolarmente orgoglioso”.

Tarantino continuerà a collaborare a stretto contatto – così come è già stato per le ultime settimane – con Ivone De Franceschi e il ds Giorgio Zamuner all’insegna di un rapporto professionale senza rivalità che ha colpito mr Joe e su cui lo stesso ex difensore di Inter, Napoli e Bologna si è soffermato: “Giorgio lo conosco da anni per via delle precedenti esperienze, dove ci siamo solamente incrociati, e ha l’esperienza necessaria che serve per il bene della Spal. Mi ha accolto a livello umano benissimo, con grande ospitalità e aiutandomi nel velocizzare la conoscenza dell’ambiente. Stiamo lavorando bene insieme con la serenità che chiede un team come il nostro“.

“Se sono qui – ha spiegato poi Tarantino – è perché ho una visione comune e condivisa del progetto che il presidente ha in testa e con lo staff spero di raggiungere buoni risultati. Lavoreremo molto sul settore giovanile che sarà uno dei punti di forza. È il bene più prezioso che abbiamo, al pari dello scouting per cui inizieremo ad attivarci il meglio possibile sul territorio per poi ampliarci a livello nazionale e internazionale. Valorizzeremo i giovani facendoli giocare e crescere perché la Spal deve diventare una squadra che crea valore e che non lo compra. Al massimo saranno gli altri a doverlo comprare da noi”.

Intanto, nelle prossime ore, arriverà il centrocampista offensivo Ayoub Abou dal Real Madrid, club con cui la Spal ha avviato una partnership pressoché esclusiva in Italia, grazie agli ottimi rapporti tra Joe Tacopina e Florentino Perez: “È un giocatore con grandi qualità e si muove da trequartista – insiste Tarantino -. Ha 23 anni e necessiterà di adattamento al campionato, tant’è che per lui abbiamo pensato a un percorso biennale attraverso cui ottimizzerà le sue capacità, con quest’anno che servirà per introdurlo nel calcio italiano, aspettando dalla prossima stagione il meglio delle sue possibilità. E poi il rapporto con il Real ci permetterà di aprire un ponte importante anche nella visita delle loro strutture e nell’accedere a giovani di loro proprietà che potranno diventare nostri obiettivi di mercato”.

Un mercato che per la Spal potrebbe riservare ancora qualche colpo di scena, sia in entrata che in uscita: “Stiamo cercando di snellire la rosa. Sappiamo che Clotet ha la necessità di un calcio dinamico e non statico, fatto di intensità. Per questo dobbiamo capire quali dei giocatori che abbiamo a disposizione hanno queste caratteristiche e quali no. Così come è evidente che la società soffre alcuni contratti troppo importanti per la Serie B e riuscire ad alleggerire questo aspetto significherebbe dare così respiro alle casse. Qualche opportunità c’è, ma non è semplice trovare squadre che si incaricano di contratti importanti. Noi abbiamo bisogno di ottimizzare le risorse e sfoltire il gruppo per permettere all’allenatore di lavorare con numeri umani“.

Tra i principali indiziati Mora, Di Francesco e Murgia, con Ellertsson che è già stato venduto allo Spezia per arrivare a Capradossi e resterà alla Spal in prestito, seppur la sua vendita sia già stata conteggiata nelle uscite del budget plan: “Luca è stato un uomo importante e lo è tuttora. In quel reparto siamo in tanti e lui è tra quelli che non hanno le qualità che richiede il mister, ma sta dimostrando grande volontà e finché sarà qui con noi sarà una risorsa importante. Federico, così come Alessandro, è una pedina che oggi con questo bilancio è quasi insostenibile. Se arriveranno delle opportunità che riterremo valide le considereremo. La punta? Avevamo pensato di prendere Celar dalla Roma, ma è andato via. Di idee ne abbiamo tante, ma bisogna vedere i tempi per far sì che tutto si incastri con le nostre esigenze”.

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