Dopo aver raggiunto l’accordo con l’Afm Farmacie Comunali Ferrara sul contratto integrativo aziendale, la Rsu assieme a Filcams Cgil e Fisascat Cisl lo hanno sottoposto all’approvazione dell’assemblea dei lavoratori, che ha dato parere favorevole dopo ampia discussione.
L’intesa è arrivata dopo tre mesi di trattativa con la direzione aziendale, con soddisfazione da parte dei sindacati per le buone relazioni “improntate da sempre al confronto e alla collaborazione con l’obiettivo di garantire ai lavoratori di Afm strumenti contrattuali idonei a consolidare l’efficienza e i diritti”, soprattutto in un momento non facile per tutti “in cui la situazione sanitaria nazionale e del mercato farmaceutico è in continua e veloce evoluzione”.
Tra i punti più qualificanti del nuovo contratto aziendale, che ha visto comunque confermato il precedente, vanno segnalati un incremento delle maggiorazioni per il lavoro straordinario, la tutela della maternità e paternità, il sostegno del reddito per le lavoratrici e lavoratori eventualmente colpiti da gravi situazioni economiche e familiari per i quali è prevista la possibilità di anticipazione fino a tre mensilità dello stipendio con un piano di rientro sostenibile da concordare con l’azienda.
E’ stato siglato anche l’accordo relativamente al premio di risultato nel caso di raggiungimento degli obiettivi stabiliti. A questo riguardo sono stati inseriti elementi fortemente innovativi e incentivanti.
Al personale amministrativo è stata riconosciuta la stessa progressione salariale prevista fino ad ora per i soli farmacisti.
Per il personale assunto a tempo determinato sono previste le stesse condizioni economiche e normative previste per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato.
“Il contratto siglato – commentano Rsu aziendale, Filcams e Fisascatg – è anche lo specchio della grande attenzione che da sempre in Afm viene posta a temi come la sicurezza e la presenza di lavoratrici. Infatti nel testo abbiamo ritenuto fondamentale usare la giusta terminologia declinata anche al femminile rendendo visibile l’importanza della parità di genere in qualsiasi parte del contratto. Riteniamo infatti che anche il linguaggio sia uno strumento per valorizzare e supportare la professionalità delle donne e i loro diritti in ambito lavorativo per una reale pratica della contrattazione che preveda tutte e tutti e che tuteli ciascuna e ciascuno”.
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