Spettacoli
30 Giugno 2021
Il 1° luglio a San Matteo della Decima lo spettacolo teatrale dell'associazione Decima Recicantabuum interamente accessibile a non udenti

Segni e sogni con le “Storie della buonanotte per bambine ribelli”

di Redazione | 2 min

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di Serena Vezzani

San Matteo della Decima. Uno spettacolo teatrale “di segni e di sogni”: andrà in scena il 1° luglio alle 21, nel piazzale del centro civico di San Matteo della Decima, “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, dell’associazione teatrale di San Matteo della Decima Recicantabuum. E grazie alla collaborazione con la psicoterapeuta Silvia Negri, che ha coordinato il laboratorio RecicantaLis, sarà uno spettacolo interamente accessibile a sordi e udenti, in quanto tradotto in lingua dei segni dalle interpreti Lis.

Lo spettacolo corona un percorso iniziato nel 2018, che ha visto l’incontro di Silvia Negri con la referente di Recicantabuum Paola Serra: “Da lì l’idea della creazione del laboratorio RecicantaLis – spiegano Paola e Silvia – che ha visto l’adesione di numerosi partecipanti dell’associazione e che ha permesso di intraprendere un percorso di apprendimento e sensibilizzazione alla lingua dei segni”.

“Storie della buonanotte per bambine ribelli”, tratto dall’omonimo libro di Francesca Cavallo, racconta storie straordinarie di donne straordinarie: “Attraverso monologhi e canzoni, sempre tradotti in lingua dei segni – spiegano le due responsabili – ripercorreremo le vite di personaggi dello spettacolo da tutti conosciuti, come Madonna, Frida, Malala, Aretha Franklin, per finire con Ashley Fiolek, la ragazzina motociclista sorda che con caparbietà e determinazione ha coronato il suo sogno su quattro ruote”.

Motore dello spettacolo sarà proprio il sogno, su tutti i livelli possibili della comunicazione: “Con la parola, con la musica, con il corpo e con la lingua dei segni: il messaggio che vogliamo dare è quello di continuare a sognare in grande e di essere coraggiosi, e vogliamo che arrivi a tutti, senza più alcuna discriminazione”.

Parteciperanno allo spettacolo venti attrici di Cento, Pieve di Cento, Decima e Bevilacqua, donne, ragazze e bambine di tutte le età, con la traduzione dei monologhi a cura di Antonella Iasso, interprete Lis, e il coordinamento della traduzione delle canzoni affidato a Silvia Negri. “Dal 2000, anno della nostra fondazione – conclude Paola Serra – abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo alle minoranze o alle categorie più fragili, in particolare ai bambini con difficoltà di apprendimento o di esternazione delle emozioni: il linguaggio teatrale è una spinta per rompere il ghiaccio, mentre grazie all’enorme traguardo raggiunto quest’anno, con il riconoscimento ufficiale della Lingua italiana dei Segni, con questo spettacolo inauguriamo un nuovo futuro di integrazione e accessibilità alla cultura”.

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