Cronaca
28 Maggio 2021
Arrestati dalla Squadra Mobile di Ferrara: devono scontare condanne da 8 anni a 6 anni e 6 mesi

Prostituzione minorile, confermata la condanna per tre persone

di Redazione | 2 min

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Ritrovata la 14enne scomparsa nel Ferrarese

Si è conclusa con un lieto fine la vicenda della ragazza di 14 anni scomparsa il 17 maggio nel Ferrarese. La giovane, che si era allontanata volontariamente dalla comunità in cui era ospite a Renazzo, è stata rintracciata il 19 maggio dal personale dell'Aliquota Radiomobile di Cento

Due uomini e una donna di origini rumene sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Ferrara, che ha eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Ferrara, per il reato di sfruttamento in concorso della prostituzione minorile. I tre sfruttatori erano stati condannati con sentenza definitiva della Corte d’Appello di Bologna, recentemente confermata dalla Corte di Cassazione. Nel dettaglio, il collegio ha inflitto una pena a 8 anni di reclusione a Florina e Marian Bozgan – marito e moglie – e 6 anni e 6 mesi a Catalin Sotican.

Insieme, come emerso dalle indagini della Squadra Mobile, attiravano in Italia giovani ragazze con la promessa di un lavoro come badante o colf per poi destinarle alla prostituzione di strada.

L’indagine ha preso avvio nel settembre 2010 quando a Ferrara vennero controllati due uomini che viaggiavano a bordo di un’Audi A3 trovati in possesso di due carte d’identità, intestate a una donna rumena, aventi il medesimo numero di serie, e sulle quali erano riportati l’immagine della stessa persona, gli stessi dati anagrafici anche se con date di nascita differenti (in una era indicato il 1994, mentre nell’altra il 1992). I documenti vennero sequestrati dall’equipaggio della volante che eseguì il controllo e in quel frangente le contestazioni vennero mosse nei confronti dei due uomini dal momento che l’interessata, vale a dire la persona la cui immagine era applicata sui documenti, non era presente in macchina.

L’attività investigativa ha avuto inizio in quanto è stato messo in correlazione il sequestro dei documenti con un successivo arresto da parte di una volante di una giovane di 16 anni che, mentre era intenta a prostituirsi, aveva esibito per l’identificazione un documento rumeno risultato falso. La giovane arrestata aveva fornito un documento nel quale era apposta la fotografia riportata sui documenti sequestrati ai due uomini rumeni, ma con altre generalità, facendone così risultare la maggiore età della ragazza.

Gli investigatori, anche attraverso le attività tecniche di intercettazioni, hanno accertato che la ragazza era minorenne ed era stata portata in Italia con la promessa di un lavoro, per essere invece destinata alla prostituzione dai suoi connazionali che ne sfruttavano il meretricio. La ragazza, alla quale i connazionali avevano fornito il documento con le false generalità per farla risultare maggiorenne e un alloggio in un b&b situato nei pressi di Ferrara, è stata controllata durante la sua attività di prostituzione in via Bologna. Le sue dichiarazioni hanno trovato precisi riscontri nell’attività svolta dagli investigatori, infatti gli indagati sono stati poi condannati dalla Corte di Appello di Bologna per il reato di prostituzione minorile in concorso, recentemente confermata dalla Suprema Corte.

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