Attualità
23 Maggio 2021
Franca Emanuelli (Ausl): "Sempre più numerosi i pazienti che hanno problemi emotivi, attacchi di panico, crisi d'ansia e difficoltà a rispettare gli appuntamenti di sviluppo e di vita"

“Il Covid come un’onda che altera i percorsi di sviluppo dei più piccoli”

di Redazione | 2 min

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di Davide Soattin

“Un’onda che va a colpire i bambini piccoli e le fasce vulnerabili degli adolescenti e dei pre-adolescenti, andando ad alterare gli assetti normali e i percorsi di sviluppo“.

La dottoressa Franca Emanuelli, direttrice Uoc Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza di Ausl Ferrara, definisce così l’impatto del Covid-19 su quelli che saranno gli adulti di domani, sempre più alle prese con disturbi che li portano a convivere con “l’assenza di punti di riferimento, problemi emotivi, attacchi di panico, crisi d’ansia e la difficoltà a rispettare i propri appuntamenti di sviluppo e di vita”.

“Spesso – racconta Emanuelli – i nostri pazienti rivestono di opposizione quella che è in realtà la paura di mettersi alla prova e rapportarsi con gli altri. Stiamo attraversando un momento drammatico, da cui ci arrivano anche risposte di tipo autolesivo, con i ragazzi che vanno ad utilizzare e ingerire farmaci presenti nell’ambiente domestico e verso cui invitiamo ad avere estrema prudenza“.

Così come, con estrema delicatezza, va trattato anche l’alert che proviene dall’utilizzo degli smartphone: “L’uso di questi dispositivi rende i ragazzi passivi da uno stimolo celebrale di attivazione breve e rapido. Dietro l’angolo, infatti, c’è il rischio di un deficit attentivo, che si va a manifestare attraverso la difficoltà di orientare la loro attenzione e il loro ascolto verso il linguaggio degli altri”.

Tra gli osservati speciali, i bambini nati nel 2019 in epoca di Covid: “Spesso, i bimbi appartenenti a questa fascia non hanno sviluppato il linguaggio e la comunicazione e vengono così a mancare tutti i prerequisiti necessari per mettersi in relazione e dimostrare curiosi nell’esplorare il mondo. Per contro, abbiamo in cura dei bambini a cui manca la possibilità di lanciarsi verso altre esperienze, chiusi e che restano infantili nello sviluppo delle loro competenze“.

A questo proposito, Emanuelli ha sottolineato l’importanza del lavoro di Ausl nell’aiutare queste fasce in difficoltà, lanciando un appello a implementare la macchina: “Oggi è fondamentale che i servizi rispondano con tempestività e intensità, attivando reazioni di rete perché senza di questo è inefficace quello che facciamo. L’adolescente che sta male non può aspettare, ma deve subito avere una risposta. Purtroppo i servizi sono ancora quelli che erano anni fa ed è molto più che necessario farsi venire nuove idee, aumentando la possibilità di risposta nei servizi territoriali, laddove il cittadino vive nella prossimità”.

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