Politica
5 Maggio 2021
Question time di Baraldi (Pd): “Si sente ancora di avallare un’operazione senza decoro e senza dignità?”

Michele Lecci sanzionato dall’OdG. Il sindaco Fabbri applaude ancora?

di Redazione | 2 min

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Se all’epoca il candidato sindaco della Lega Alan Fabbri applaudiva all’opera di shitstorming del suo uomo-comunicazione Michele Lecci, oggi che l’Ordine dei Giornalisti ha definito quell’azione senza decoro e senza dignità, il sindaco di Ferrara è ancora della stessa opinione?

È quello che chiede in un question time Ilaria Baraldi, consigliera del Pd, dopo aver appreso che l’OdG della Puglia ha comminato la sanzione dell’avvertimento all’attuale portavoce del sindaco.

Baraldi ricorda che Lecci diede in pasto agli haters della Lega la foto di due giovani precari, prima collaboratori di Estense.com e all’epoca candidati in liste a supporto di Aldo Modonesi, e cercò di screditare l’inchiesta di Estense.com sul passato giudiziario di Naomo Lodi.

Questo nel maggio del 2019, a pochi giorni dalle scorse elezioni amministrative. “I messaggi delle chat nelle quali Lecci spiegava come si sarebbe dato forma al cd shitstorming – spiega Baraldi – divennero pubblici poco prima delle elezioni. Nel frattempo Michele Lecci è assurto al ruolo di portavoce del sindaco Fabbri”.

Poco dopo l’azione di Lecci venne condannata dal sindacato dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, l’Aser, che fece un esposto all’Ordine pugliese.

“Oggi apprendiamo – riprende la dem – che nel settembre del 2020 l’OdG ha ritenuto Lecci responsabile di quanto denunciato nell’esposto di Assostampa ER e gli ha comminato la sanzione disciplinare dell’avvertimento, richiamandolo all’osservanza dei suoi doveri e censurando il comportamento perchè «viola i principi fondamentali di decoro e dignità» che regolano la professione”.

Eppure al tempo Alan Fabbri, di fronte a questo comportamento “si era espresso

congratulandosi per l’opera compiuta con Lecci e i suoi simpatizzanti: «ottimo! siete fantastici! avanti verso la vittoria! Tranquilli! Non conta nulla se non il risultato finale. Calma e sorriso sulla faccia»”.

Baraldi chiede quindi al primo cittadino “se oggi, alla luce del fatto che l’opera del suo portavoce è ritenuta da un Ordine professionale non decorosa né dignitosa, si sente ancora di avallare l’operazione e congratularsi per il suo risultato”.

Alla critica dell’Ordine, Baraldi aggiunge il dettato dell’articolo 54 della Costituzione (“I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”) e quello della Carta di Pisa che enuclea il Codice etico per gli amministratori locali (operare con diligenza, lealtà, onestà, trasparenza, correttezza e imparzialità).

E chiude ricordando le parole del Presidente della Repubblica sulla comunicazione istituzionale che «non va in alcun modo confusa con la propaganda politica e non può ridursi all’esaltazione acritica dell’attività delle singole amministrazioni. Si tratta di rendere un servizio ai cittadini e non di farsi pubblicità».

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