Il Castello Estense forse non è imponente come Chambord, o elegante come Chenonceau, o romantico come Sully. Ma qualcosa in comune con i castelli della Loira ce l’ha.
E quel comune denominatore è proprio l’incendio che questa sera sarà ammirato in streaming. Nasce infatti proprio da uno spettacolo dell’incendio di un castello nella famosa valle francese il concerto pirotecnico che incanta ferraresi e turisti da ormai vent’anni.
A rivelarlo è proprio colui che ha portato quell’incendio in città.
“Nell’ottobre del 1999 il sindaco di Ferrara, Gaetano Sateriale, mi chiese di pensare a qualcosa per celebrare adeguatamente l’arrivo del nuovo millennio per la notte di San Silvestro”. A parlare è Sergio Alberti, allore assessore al commercio e turismo, che chiese aiuto a Sandro Bolognesi (“allora animatore culturale di un importante Comune emiliano”).
Dopo qualche giorno Bolognesi portò un VHS con l’incendio di un castello sulla Loira realizzato dal gruppo Parente.
“Era da brividi – ricorda Alberti -. Ne fui folgorato. Immaginavo quelle scene riflettersi nelle acque del magnifico castello rinascimentale nel cuore della nostra città. In quegli anni, l’italianissimo gruppo Parente, aveva prima vinto e poi organizzato i campionati mondiali di spettacoli piromusicali. Giuliano Sardella ne era (e ne è ancora) l’anima”.
E allora Sandro Bolognesi, Giuliano e Raffaele De Rossi, che poi seguì la parte artistica, non ci misero molto a convincere l’assessore a proporre a Sateriale un evento simile per Ferrara.
“Gaetano si mostrò entusiasta e sposò subito l’idea – riporta Alberti – che completammo organizzando un evento di musica Gospel in piazza Municipale ed un concerto al Teatro Comunale pensato dall’assessore alla cultura di allora, Alberto Ronchi. Giorgio Dall’Acqua, che era presidente della Provincia, si fece conquistare dall’idea e ci concesse subito l’uso del Castello”.
E il risultato fu “20mila persone col naso in su che si divertirono quella notte nelle piazze del centro di Ferrara, tra i colori dei fuochi, le musiche dei carmina burana e le bottiglie stappate al volo. Molti poi riempirono i ristoranti i bar e gli alberghi della città”.
L’anno successivo RAI 1 dedicò una diretta di qualche minuto “che lasciò a bocca aperta i conduttori Massimo Lopez e Lorella Cuccarini”.
“Quest’anno l’evento conquista 300 TV tra le quali BBC e CNN e, Vanity Fair lo piazza tra i 10 più belli del mondo – conclude Alberti -. Alla faccia della congrega di sapientoni che lo avevano bollato come una sorta di carnevalata folkloristica. Ma, si sa… i sedicenti intellettuali sono troppo geniali per mescolarsi alla musica, alle bollicine e ai colori che tanto piacciono a noi, gente comune”.
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