Comacchio. Si è rinnovata mercoledì 23 dicembre la tradizionale liberazione in mare delle anguille delle Valli di Comacchio.
Gli operatori del Parco del Delta del Po hanno affidato al mare gli esemplari pescati nelle scorse settimane, per un totale di 5 quintali di anguille di età compresa tra i 6 e i 9 anni. Si tratta di anguille cresciute nelle Valli e pronte a raggiungere i Caraibi, il luogo dove intere popolazioni di anguille provenienti da ogni parte del mondo si ritrovano dopo insidiosi viaggi migratori di migliaia di chilometri per la riproduzione. Trascorso circa un anno, una nuova generazione di ‘anguilla europea’ farà ritorno, guidata dalla Corrente del Golfo, nelle Valli di Comacchio, un ambiente particolarmente favorevole allo sviluppo biologico di questa specie.
“La liberazione delle anguille è un momento importante per la vita del Parco” – dice Diego Viviani, presidente dell’Ente di Gestione per i Parchi e le Biodiversità Delta del Po – “Si tratta di per sé di una specie eccezionale, in più le anguille di Comacchio hanno un tasso di crescita del 20% maggiore rispetto a tutte le altre anguille italiane grazie alle condizioni ambientali delle nostre valli, cosa che le rende, per struttura fisica, particolarmente adatte ad affrontare il viaggio verso il Mar dei Sargassi dove si riprodurranno per dare vita alle nuove generazioni che faranno poi ritorno nell’Adriatico”.
“La nostra è un’azione sperimentale, evento unico in Italia – sottolinea Maria Pia Pagliarusco, direttore dell’Ente di Gestione per i Parchi e le Biodiversità Delta del Po – ma si tratta di per sé di un’importante misura di conservazione della specie ‘anguilla anguilla’, che è stata inserita nella lista rossa dello Iucn (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) come specie ‘in pericolo critico di estinzione’. Salvaguardare l’anguilla come specie significa non solo tutelare l’ecosistema in cui cresce ma anche la prosecuzione di un’attività economica sostenibile e appartenente alla tradizione locale (l’anguilla marinata di Comacchio è presidio Slow Food dal 2014, ndr)”.
Presente all’evento anche Antonio Cardi, Assessore all’Ambiente del Comune di Comacchio che ha sottolineato quanto la nuova amministrazione ci tenga ad un consolidamento dei rapporto con il Parco. “E’ nostra intenzione ridiscutere, in piena collaborazione con la direzione del Parco, la convenzione di Comodato d’uso che regola i rapporti tra Comune e Parco, risalente al 2003. Questo con l’intento rendere più efficace la sua mission ottimizzando le risorse disponibili. Si stanno inoltre mettendo le basi per l’attivazione dell’istituzione del Comando, che permetterebbe di “prestare” manodopera comunale al Parco anche per quelle che sono i piccoli interventi di manutenzione ordinaria.”
In seguito alla liberazione delle anguille ci si è infine spostati a Stazione Foce, dove è stato inaugurato un nuovo posto di guardiania del Parco, appena collaudato e utile allo stoccaggio delle attrezzature, ma anche luogo di riparo per i lavoratori delle valli.
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