Goro
21 Ottobre 2020
Ricostruito il manufatto idraulico che garantisce il ricambio idrico e realizzata una palificata in legno di difesa dello scanno sabbioso. Salvaguardata l’attività di molluschicoltura

Opere per 730mila euro rigenerano la Sacca di Goro

di Redazione | 3 min

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Gorino. Si sono conclusi recentemente i lavori per la ricostruzione e le modifiche funzionali al manufatto idraulico di comunicazione tra la Sacca ed il Po di Goro, in località Traghetto, oltre la realizzazione di una nuova struttura in legno per l’orientamento della crescita dello scanno esterno di Goro, per un importo complessivo di 730.000 mila euro.

Gli interventi, progettati e realizzati dal Servizio Area Reno e Po di Volano di Ferrara, dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, sono parte integrante del Progetto Life Agree, finanziato dall’Ue, avviato nel 2014 e concluso nell’agosto di quest’anno contestualmente con la chiusura dei lavori a Gorino, frutto del partenariato di Provincia di Ferrara, Carabinieri, Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po, Cosago, Regione Emilia-Romagna e Università di Ferrara.

L’intervento complessivo realizzato nell’argine di separazione fra il Po e la Sacca di Goro a circa 700 metri dal porto di Gorino in località Traghetto e sullo scanno della Sacca, consta di due azioni e si pone quali obiettivi la conservazione dell’habitat della laguna attraverso una gestione integrata e con un approccio ecosistemico e migliorare anche circolazione idraulica. Invece, la finalità del progetto è favorire la necessaria tutela e conservazione di una realtà ambientale e naturalistica che si presenta come una risorsa importante anche sul piano economico per le popolazioni del Delta.

Con la realizzazione di queste opere si è quindi incrementato l’efficientamento di un manufatto idraulico per gestire le immissioni di acque dal Po di Goro alla laguna e di poter intervenire direttamente sulla circolazione idraulica, allo scopo di regolare il sistema ecologico e tutelare l’enorme patrimonio naturale e paesaggistico del territorio regionale della Sacca di Goro, nel pieno rispetto dell’ambiente.

La nuova chiavica di Traghetto sostituisce i fatiscenti tubi di collegamento fra Sacca e Po di Goro, ormai totalmente ostruiti, motivo per cui l’intervento finale permette un corretto scambio idrico tra la Sacca di Goro e il fiume Po, consentendo altresì, in condizioni di emergenza, un maggiore flusso idraulico mediante l’installazione di tre pompe idrovore ad asse orizzontale già di proprietà del Comune di Goro.

“Si tratta – spiega il Responsabile del servizio e del procedimento Claudio Miccoli – di un intervento per migliorare la qualità ambientale della zona ovest della Sacca di Goro, interamente progettato e diretto dal nostro Servizio di Ferrara. In questo periodo intercorso dalla progettazione dell’opera ad oggi, abbiamo superato alcune difficoltà legate ad alcune irregolarità da parte delle ditte partecipanti agli appalti. In secondo luogo, i lavori hanno subito rallentamenti a causa del maltempo (maree eccezionali e piene del Po dello scorso anno, ndr) e all’emergenza Covid-19. Con queste nuove opere – conclude Miccoli – si eviteranno in futuro episodi di anossia delle acque in questa porzione della Secca, che nel recente passato hanno disgraziatamente caratterizzato negativamente questa zona, contraddistinta da un’importante produzione di molluschicoltura. In questo modo abbiamo anche salvaguardato un importante indotto economico per tutta la comunità del Comune di Goro”.

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