Le esternalizzazioni degli asili comunali Gobetti e Mongolfiera non si faranno, almeno per ora.
Dopo il tavolo di giovedì pomeriggio in Comune tra assessora all’Istruzione Dorota Kusiak e sindacati, nel quale Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl hanno ribadito la richiesta di fermare le esternalizzazioni, soprattutto se fatte così all’improvviso, in serata una nota del sindaco getta acqua sul fuoco e lo spegne, almeno per il momento: l’amministrazione non procederà con l’esternalizzazione.
“Su un tema importante come la scuola, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, la condivisione deve essere la più ampia possibile e non si può lasciare il minimo spazio alle strumentalizzazioni – dice Fabbri in una nota -. Le pubbliche amministrazioni si trovano chiamate a gestire senza certezze e con tempi ristrettissimi, a causa di un governo irresponsabile, uno degli aspetti più delicati della vita delle famiglie, mentre è proprio alle famiglie, già provate dai mesi di emergenza, che dobbiamo garantire certezze e risposte concrete”.
“Il percorso che l’Amministrazione comunale aveva intrapreso andava in questa direzione ed è stato, tuttavia, condizionato nei tempi e nei modi dall’emergenza, in qualche caso da posizioni ideologiche, e per questo rischia di diventare ulteriore elemento di ansia per i cittadini”, spiega il sindaco senza scendere in dettagli particolari ma sostenendo invece che “è dunque con senso di responsabilità che rinviamo ad un momento meno concitato l’avvio di un confronto condiviso che porti tutti i soggetti a convergere su un nuovo modello gestionale dei servizi educativi che tenga insieme le diverse esigenze mantenendo in primo piano l’aspetto più importante: il benessere dei bambini, che sono il nostro futuro”.
Dopo l’incontro con la Kusiak i sindacati non erano stati teneri, arrivando a sostenere di temere che l’Amministrazione volesse usarli come capro espiatorio per la mancata riapertura delle scuole e ponendo in dubbio il rapporto di fiducia con il Comune, anche in vista della necessaria condivisione dei protocolli Covid. L’assessora, d’altronde, non aveva dato risposte vere: “Ha semplicemente preso atto della nostra richiesta, dicendo che ci farà sapere – riportano Cgil, Cisl e Uil -. Noi attendiamo fiduciosi. Nel frattempo domani mattina alle 9.30 saremo accanto ai genitori della scuola di infanzia La Mongolfiera, in presidio davanti alla stessa, per continuare a chiedere il ritiro del processo. Se il Comune ha intenzione di usare questo metodo per il progressivo smantellamento dei servizi pubblici addossando sempre la responsabilità ad altri, sappia che troverà le netta opposizione del sindacato”.
Al momento pare invece che la strada scelta sia un’altra, all’insegna della continuità, per quanto temporanea, e venerdì verranno edotti anche i sindacati.
La marcia indietro dell’Amministrazione è accolta con soddisfazione da Azione Civica: “Ci fa piacere la repentina marcia indietro di Alan Fabbri sulla vicenda – si legge in un post su Facebook -. La condivisione delle scelte andava fatta prima, senza la necessità di allarmare lavoratori e famiglie, di costringerli a scendere in piazza a ridosso dell’apertura dei servizi, in un momento così complicato. L’esercizio delle democrazia non si esaurisce nella comunicazione (che comunque deve essere corretta)”.
Sulla vicenda si erano espressi in giornata anche il sindacato Usb che chiede di “reinternalizzare i servizi”, compresi quelli esternalizzati dalla precedente amministrazione e poi il Psi di Ferrara che parlava di “scelta sbagliata”.
Dall’Istituzione Scuola arrivano invece alcuni dati sulle assunzioni. Nei nidi gli insegnanti di ruolo sono 97, con 15 posti vacanti che verranno coperti con incarichi a tempo determinato affidati utilizzando una specifica graduatoria. Per quanto riguarda le scuole d’infanzia (Materne) i docenti di ruolo sono 24, con 9 posti vacanti che saranno anche questi coperti con incarichi temporanei a tempo determinato.
Da tali graduatorie sono stati assunti anche 8 insegnanti per il nido e 2 per la scuola dell’infanzia per le sostituzioni di personale assente. Sono inoltre stati assunti con incarichi a tempo determinato 17 insegnanti con funzione di jolly in base alle necessità delle diverse strutture.
Nei Centri bambini e famiglie operano invece 13 docenti di ruolo, con 1 posto vacante attualmente coperto con un incarico a tempo determinato. Il personale ausiliario dei Servizi educativi per l’infanzia può complessivamente contare su 29 unità di ruolo.
Nell’ambito delle graduatorie degli insegnanti a tempo determinato sono state convocate le prime 52 posizioni su 442 per i nidi mentre sono 75 su 127 le posizioni della graduatoria relativa alle materne.
“L’Amministrazione comunale – si legge nella nota – sta pertanto assumendo personale a tempo determinato (42 per coprire posti vacanti e 11 per coprire assenze) più di quanto fatto nel 2019. Nel dettaglio, ad oggi la spesa stimata per i servizi educativi per l’infanzia 0-6 anni relativa al personale a tempo determinato nel periodo settembre-dicembre 2020 ammonta a 1.915.812,42 euro”.
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