Cronaca
24 Luglio 2020

Comincia il processo per il femminicidio Fusi

di Elisa Fornasini | 3 min

Leggi anche

Decreto sicurezza. Stretta sui cannabis shop

Le pattuglie della Squadra Mobile e della Divisione Amministrativa hanno verificato l’applicazione corretta del nuovo quadro normativo introdotto con la legge 80 del 2025 che ha convertito il Decreto Sicurezza

Fiera bis. La Procura: “Nessuna colpa per Modonesi e Tagliani”

Scelte processuali diverse, ma richieste sostanzialmente identiche per la Procura di Ferrara. Al termine della propria requisitoria nell'udienza preliminare del processo Fiera bis, venerdì (19 dicembre) mattina, il pm Ciro Alberto Savino - titolare del fascicolo di indagine - ha chiesto l'assoluzione per Aldo Modonesi e il proscioglimento per Tiziano Tagliani

Morto Giuseppe Toscano, storico esponente della Dc e “cassandra” di Carife

E' morto all'età di 87 anni Giuseppe Toscano, 70 anni, storica figura dell'ex Democrazia Cristiana e per molti anni la “cassandra” di Carife. Toscano, di professione avvocato, era entrato in consiglio comunale nelle fila di Forza Italia (poi Pdl) nel 2014 in sostituzione dell'allora decaduto Simone Lodi

Spaccio in Gad. Cinque arresti nell’operazione “Muretto” (VIDEO)

Sono cinque i pusher di nazionalità nigeriana che, durante la mattinata di mercoledì 17 dicembre, sono stati arrestati dai carabinieri del comando provinciale di Ferrara, col supporto dei colleghi di Bologna e di un'unità cinofila della Polizia Locale Terre Estensi, in esecuzione di un'ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip Giovanni Solinas

Comincia il processo per il femminicidio di Cinzia Fusi, la 34enne uccisa a colpi di mattarello dall’ex compagno e datore di lavoro Saverio Cervellati (53 anni), il 24 agosto dell’anno scorso, in una pertinenza del suo negozio “Spendi Bene”, in via Primicello a Copparo.

Cervellati si è presentato, in videocollegamento dal carcere di via Arginone dove è ristretto dopo aver confessato il delitto, per rispondere di omicidio volontario aggravato davanti al gup Danilo Russo. Ha assistito all’udienza preliminare con molta attenzione, prendendo appunti in silenzio, con la volontà di partecipare a tutte le udienze per non sottrarsi alle proprie responsabilità.

Responsabilità che ha confessato fin dal primo interrogatorio, quando ha raccontato agli inquirenti di aver colpito ripetutamente la donna alla testa con un mattarello, mentre si trovavano nel suo negozio, dove la compagna lavorava come impiegata, al culmine di un’ennesima crisi di gelosia.

Il pm Fabrizio Valloni, che ha coordinato le indagini, ha presentato le fonti di prova per chiedere il rinvio a giudizio. L’avvocato difensore Elisa Cavedagna ha eccepito l’illegittimità costituzionale della norma sul rito abbreviato, non previsto nei reati gravi punibili con l’ergastolo, ma il giudice ha ritenuto che non ci fossero gli estremi e ha disposto il procedimento con rito ordinario.

Si tornerà in aula il 5 ottobre davanti al tribunale collegiale per l’acquisizione degli atti. Intanto al processo si sono costituiti parte civile i Comuni di Copparo e Riva del Po e quattro familiari: i genitori, non presenti in aula per gravi problemi di salute, una zia che abita a Bari e la cugina Maria Cristina che è cresciuta insieme a Cinzia. Tutti assistiti dall’avocato Denis Lovison.

La difesa ha sollevato eccezioni sulla costituzione di parte civile per gli enti comunali, non accolte dal gup. “Sono contento per questa decisione – commenta il legale Lovison – perché, anche se sappiamo che non ci sarà il risarcimento del danno da parte dell’imputato incapiente, è un bel messaggio di solidarietà nei confronti di chi ha subito crimini violenti, nel rispetto dei diritti inalienabili come quello alla salute e alla vita”.

“Una scelta politica condivisibile dal punto di vista etico ma non giuridico perché si spendono soldi dei contribuenti per dimostrare un danno d’immagine difficilmente riscontrabile e che non potrà comunque essere risarcito dal mio assistito” spiega Cavedagna che difende Cervellati, imputato per omicidio volontario aggravato dall’essere stato commesso nei confronti di una persona alla quale era legato da una relazione affettiva e sentimentale, come previsto dal ‘Codice Rosso’ contro la violenza sulle donne, che qui trova una delle prime applicazioni ferraresi.

“Prendo atto con soddisfazione dell’ammessa costituzione come parte civile del Comune di Copparo, nonostante l’opposizione della difesa dell’imputato. La decisione del giudice conferma evidentemente la giusta scelta dell’amministrazione di intraprendere tale iniziativa: la comunità è stata duramente colpita da questo tragico evento” dichiara il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni che ora attende “fiducioso lo svolgersi dell’iter giudiziario, che seguiremo con attenzione, ad ulteriore testimonianza della concreta vicinanza alla famiglia di Cinzia”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com