Cronaca
18 Luglio 2020
Il pm Longhi ha conferito l'incarico al medico legale che ha già iniziato la procedura. Fiscaglia prepara il lutto cittadino

Bimbo annegato, la verità dall’autopsia

di Redazione | 2 min

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Sarà l’autopsia a fare luce sulle cause della morte del piccolo Maximiliano Grandi, annegato domenica pomeriggio nella piscina dell’agriturismo Ca’ Laura di Bosco Mesola. Venerdì mattina il pm Stefano Longhi, che coordina le indagini per omicidio colposo, ha conferito l’incarico al medico legale Raffaella Marino e l’esame autoptico sul corpicino del bambino di 4 anni e mezzo è iniziato subito in giornata.

Sono stati fissati 90 giorni di tempo per depositare la relazione peritale che farà chiarezza su quanto successo quella maledetta domenica pomeriggio quando il bimbo, di fronte a una quindicina di persone che non hanno visto nulla, è finito nella vasca degli adulti profonda circa un metro e 30 centimetri, forse per una caduta o per un tuffo che gli è costato la vita.

Annegamento nell’acqua troppo alta per lui, congestione per aver appena mangiato un gelato (poi rigettato durate le procedure di rianimazione) o una concausa tra le due è quanto deve essere accertato dal medico legale.

Al conferimento dell’incarico, un passaggio fondamentale nelle indagini avvenuto alle 9.30 di venerdì nell’ufficio del sostituto procuratore Longhi, era presente la madre Veronica Romanelli, accompagnata dal difensore Gianni Ricciuti, e dai tre figli maschi ormai grandi, avuti dal precedente matrimonio, che le hanno fornito un supporto psicologico in un momento straziante.

Presenti anche gli avvocati Gianluigi Pieraccini, per conto del padre Erik Grandi, e Mirca Ferrari che assiste il titolare dell’agriturismo Gabriele Mantovani e che ha nominato un proprio consulente medico-legale di parte. I nomi della madre e del proprietario sono quelli iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo: la prima per omessa custodia del bimbo con cui stava trascorrendo la giornata in piscina prima della tragedia, il secondo per questioni legati a permessi, salvataggio e misure di sicurezza.

Tutti concordi sulla “piena fiducia nelle indagini”, in attesa di conoscere l’esito dell’autopsia in corso nella camera mortuaria e le successive decisioni della procura. Così come le risultanze investigative per cercare di ricostruire il buco temporale di alcuni minuti, in cui la mamma ha perso un attimo di vista Maximiliano, finito in piscina senza che nessuno dei tanti clienti notasse qualcosa.

Un dramma che ha sconvolto soprattutto la comunità di Migliarino, dove vive la famiglia. Il Comune di Fiscaglia, come annunciato dal sindaco Fabio Tosi che ha già incontrato i genitori per tentare di offrire loro conforto, per quanto sia possibile in una storia del genere, è pronto a proclamare il lutto cittadino nel giorno in cui verranno fissati i funerali. Quando passerà una bara bianca che non dovrebbe esistere.

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