Portomaggiore
27 Giugno 2020
Da metà luglio la demolizione della copertura, in agosto il nuovo bando. Minarelli: "Scelta inevitabile, ma dà maggior valore all'impianto"

Piscina di Portomaggiore, i lavori riprendono in due fasi

di Redazione | 2 min

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Portomaggiore. Dopo diverse settimane di lavoro tra uffici tecnici, progettista e impresa, la quantificazione economica della variante del progetto del centro sportivo di Portomaggiore è stata approvata martedì 23 giugno dalla giunta.

La variante è divisa in due parti: la prima riguarda la demolizione della copertura esistente e il suo smaltimento, nonché tutti i lavori accessori per adattare il progetto precedente alla nuova copertura, e costa circa 500mila euro. Vi sono anche diverse ottimizzazioni che riguardano lo spostamento di alcuni spazi e gli impianti.

Questa parte sarà svolta dall’impresa attualmente già al lavoro sul cantiere, in accordo con le possibilità date dal codice degli appalti: l’obiettivo è far ripartire il cantiere prima possibile, già nella prima quindicina di luglio, una volta finanziato l’importo.

La seconda parte è di fatto un progetto “autonomo” e riguarda la nuova copertura in legno lamellare, compresi i pilastri di sostegno: costa circa 700mila euro, andrà a gara presumibilmente in agosto.

La piscina diventerà Nzeb “net zero energy building” (edificio a consumo di energia netto pari a zero): questo permette di accedere a una importante fonte di finanziamento, 580mila euro potrebbero infatti arrivare dal conto termico (Gestore Servizi Energetici), permettendo di ridurre notevolmente l’importo di risorse proprie del Comune da impiegare nella variante. Un’altra parte dei costi aggiuntivi, circa 150mila euro, potrebbe essere recuperata tramite i ribassi di gara del progetto originario.

“La sostituzione della copertura è diventata inevitabile a seguito delle criticità strutturali emerse durante le demolizioni. Il progetto cambia quindi faccia e concetto – spiega il sindaco Nicola Minarelli -. Investiremo risorse nostre, ma sicuramente anche il valore del nuovo impianto sarà maggiore. Non c’è paragone infatti tra il mantenere una struttura che ha 40 anni di vita e realizzarne una nuova secondo le normative sismiche e gli standard energetici più recenti. Adesso l’obiettivo è incastrare tutti i delicati passaggi tecnici e amministrativi e ripartire prima possibile, in tempi molto ristretti. Ci sono tutte le condizioni tecniche e di copertura economica per poterlo fare”.

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