Ostellato
2 Giugno 2020
Cisl e Uil chiedono risposte soprattutto al Comune di Ostellato

Incertezza per le dipendenti del consorzio asilo “Zerosei”

di Redazione | 2 min

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(archivio)

di Pietro Perelli

Ostellato. Una conferenza stampa unitaria, convocata da Cisl e Uil, nelle persone di Francesco Bertelli e Leonardo Uba, “per poter meglio argomentare e spiegare le motivazioni che sindacalmente non ci soddisfano”. Il centro dell’incontro è il consorzio asilo “Zerosei”, partecipato al 70% dal Comune di Ostellato e al 30% da quello di Fiscaglia che “verrà sciolto da statuto il 23 novembre”.

“Allo stato attuale – dicono i sindacati –, dopo una trattativa iniziata a settembre 2019, proseguita e ripresa in diversi momenti lungo questo periodo che arriva fino ad oggi, dal Comune di Ostellato non è stata data alcuna indicazione circa il futuro lavorativo delle dipendenti, quando invece il Comune di Fiscaglia (socio di minoranza, al 30% del suddetto consorzio) ha già prospettato l’assunzione di un’educatrice e un’ausiliaria presso il suo ente”.

All’incertezza legata al futuro lavorativo delle tre dipendenti, si aggiunge il problema di “un servizio che non avrà una continuità pubblica ma passerà ad essere privato”. Ad oggi, spiega Uba, non è dato sapere “dove potranno andare i bambini il prossimo anno”, probabilmente però verranno date indicazioni durante la riunione indetta dalla sindaca Elena Rossi con i genitori per mercoledì 4 giugno. La struttura si trova nel comune di Fiscaglia ma in una zona strategica per Ostellato che detiene la maggioranza delle quote e anche quella dei bambini accolti.

I sindacati lamentano comunque una totale mancanza di coinvolgimento da parte dell’amministrazione nonostante siano stati avviati i primi incontri interlocutori alla fine dell’anno scorso. L’ultimo di questi incontri si è svolto il 29 maggio, ma non ha evidentemente portato ai risultati sperati dalle sigle sindacali: “Siamo andati lì con un copione già scritto” spiegano. Oltre agli incontri avuti, le sigle sindacali hanno sollecitato l’amministrazione rispetto al riassorbimento delle dipendenti anche attraverso note scritte attraverso posta certificata. “Ad ora – dicono – non abbiamo ricevuto nessuna risposta scritta”.

Due le problematiche sollevate per voce di Bertelli, quella delle “figure professionali che per legge devono essere ricollocate” e quella di un “servizio pubblico che ha valore diverso rispetto a quello privato perché volto al bisogno del cittadino piuttosto che al profitto”.

Una querelle destinata a proseguire sicuramente fino a quando il comune di Ostellato non risponderà agli interrogativi posti dai sindacati.

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