Il Veneto e la Lombardia hanno reso obbligatorio l’uso della mascherina per tutti coloro che entrano al supermercato. Una misura che il senatore FdI Alberto Balboni propone anche per l’Emilia Romagna, suggerendo al presidente Stefano Bonaccini di “seguire al più presto l’esempio dei sui colleghi del Veneto e della Lombardia e se possibile andare anche oltre vietando tout court di uscire di casa senza mascherina (che come si sa non protegge chi la porta ma tutti gli altri si)”.

Una decisione, che “in caso di ritardo di Bonaccini potrebbe essere adottata dai sindaci”, che Balboni considera “molto saggia, improntata al principio di precauzione perché è ormai assodato che il virus può diffondersi nell’aria ben oltre il metro previsto dalla norma in vigore come ‘distanza di sicurezza’. Specialmente al chiuso il virus, specialmente se spinto da un colpo di tosse o da uno starnuto ma anche solo dal fiato di chi parla, può percorrere diversi metri e perdurare in sospensione per un tempo considerevole, secondo alcuni esperti anche per più di un’ora”.

“Sarebbe quindi una elementare regola di prudenza – considera il senatore di Fratelli d’Italia – rendere obbligatorio l’uso della mascherina in tutti i locali aperti al pubblico, come negozi, supermercati e farmacie, ma anche all’aperto specialmente in strade strette e quindi con scarsa ventilazione”.

Una richiesta condivisa da Galeazzo Bignami, deputato FdI, e Marco Lisei, capogruppo in Regione Emilia-Romagna FdI che “viste le rassicurazioni avute sull’adeguatezza degli approvvigionamenti avuti dalla Regione sul numero di mascherine disponibili” propongono al presidente Bonaccini e al commissario ad acta Sergio Venturi di seguire l’esempio delle altre Regioni anche considerato che l’Emilia Romagna è, dopo la Lombardia, la Regione più colpita dai contagi.