Vigarano
16 Febbraio 2020
Tornata all'antico splendore dopo il sisma la chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Il vescovo Perego: "Una casa tra le nostre case"

A Vigarano Pieve riapre il tempio simbolo della comunità

di Redazione | 2 min

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di Serena Vezzani

Vigarano Pieve. Ben 2828 giorni dopo la chiusura della chiesa dei Santi Pietro e Paolo a causa del sisma, finalmente sono state riaperte le sue porte: e la sua volta affrescata, tornata all’antico splendore, è stata salutata da un applauso scrosciante da tutta la comunità e dal vescovo Gian Carlo Perego in una “testimonianza unica di una fede familiare e popolare millenaria”.

“Custodire, conoscere, osservare e insegnare i comandamenti, verità: con queste parole Dio accompagna questa nostra festa” dichiara il vescovo Perego. “Custodire questa chiesa significa non solo conservarla, restaurarla, riaprirla, ma anche abitarla, renderla una casa tra le nostre case”. E ricorda che “il cristiano è l’uomo del rispetto, della riconciliazione, del perdono: in questo luogo impariamo la comunione, il rispetto della vita, la pace, l’ospitalità come doni”. Infine, la nuova chiesa sarà sempre un luogo di verità, “spesso tenuta nascosta perché scomoda, per paura, disimpegno, interesse”.

Così ha concluso: “Che questa casa, che ci viene riconsegnata dopo la ferita del terremoto, e non solo un gioiello artistico, sia il luogo della vostra vicinanza con tutta la comunità”, ringraziando anche don Giacomo, don Rosario, vicario zonale e don Raffaele, “da molti anni l’angelo custode di questa chiesa e comunità, che insieme agli altri sacerdoti, don Celestino, don Graziano e don Giuseppe, e a tutti i fedeli sono stati i protagonisti di questo dono di oggi, unitamente ai collaboratori dell’Ufficio Tecnico-Amministrativo dell’Arcidiocesi”.

La chiesa, che ha origini antichissime risalenti al 1143, venne ricostruita nel 1776 dall’architetto Antonio Foschini in stile barocco, mentre la facciata, a due ordini architettonici ed in mattoni a vista, venne affidata all’architetto Baseggio. L’interno, dalle pareti e la volta interamente affrescate, ospita nella sua abside una grande pala del Bastianino, “La Madonna Assunta in Gloria con i santi Pietro e Paolo”, rimasta miracolosamente intatta dopo il sisma, come il sottostante bellissimo coro con stalli in noce.

La ricostruzione, dopo il 20 maggio 2012, è iniziata nel settembre 2018 e l’apertura era attesa con grande trepidazione per il maggio 2019, in occasione del 50° del parroco, e poi ancora durante la festa dei Santi Patroni, e in ottobre, per l’anniversario della sua consacrazione: ma il recupero ha richiesto più tempo del previsto, con il rafforzamento del campanile, la ricostruzione fedele della cuspide originale, il recupero degli affreschi e gli interventi di rafforzamento sui cornicioni, la facciata e il volto della navata.

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