Politica
31 Gennaio 2020
Coletti presenta la nuova modalità di assegnazione, premiati residenzialità storica e padri separati. Ma rifiuta incontro con rappresentanti degli inquilini: "Potevano evitare di criticare"

Regolamento Erp va dritto in consiglio senza passare dai sindacati

di Redazione | 3 min

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di Jonatas Di Sabato

Ha siglato probabilmente un ennesimo strappo la discussione nella sala degli Arazzi del palazzo Municipale, dove oggi la terza e la quarta commissione hanno esaminato i nuovi regolamenti ‘di assegnazione degli alloggi Erp’ e ‘per il sostegno all’emergenza abitativa’.

La commissione, presieduta dal consigliere Francesco Carità, ha visto l’assessore Cristina Coletti impegnata nella spiegazione delle modifiche che riguardano le modalità di assegnazione degli alloggi delle situazioni più critiche nel settore dell’edilizia pubblica.

Ancor prima di arrivare a ragionare sull’argomento, sono volate le prime scintille, con un’agguerrita Ilaria Baraldi che ha tenuto più volte a sottolineare che questa doveva essere solo una riunione informativa, e che si dovessero chiamare i sindacati in un secondo incontro della commissione. Proprio i sindacati degli inquilini hanno mosso, in questi giorni, non poche critiche al nuovo regolamento, e hanno accusato di non essere stati ascoltati.

Dopo più di trenta minuti di dibattito su questo, l’assessore ha potuto spiegare i punti fondamentali della nuova normativa: “Ci sarà una differenza nel dare i punteggi: si darà peso alla residenzialità storica, volendo valorizzare il legame con il territorio; verificheremo se chi fa richiesta possegga beni immobili all’estero; ci saranno dei punti in più per le coppie giovani, soprattutto se decideranno di prendere un alloggio nelle periferie e daremo un sostegno nelle situazioni di monogenitorialità, soprattutto verso i padri”.

Su quest’ultimo punto, durante la discussione, il consigliere Minichiello ha più volte sottolineato che “va dato un plauso all’amministrazione per la tutela data ai padri separati, visto che si è preso coscienza di 40 anni di problematica devastata dalla giurisprudenza”.

Non sono mancate, però, le critiche da parte della minoranza. Nella disamina hanno partecipato in particolar modo Roberta Fusari, Francesco Colaiacovo e Dario Maresca. Proprio quest’ultimo ha fatto notare come il nuovo regolamento sembri avere un occhio di riguardo solo per gli anziani: “Con punti in più per la residenzialità storica si avvantaggia solo chi ha una certa età.”.

Questo, però, è sembrato un problema secondario nel pensiero di alcuni componenti della maggioranza: “Ferrara è una città anziana con un tasso di nascita pari a 0, bisogna prenderne atto” sono state le parole di Minichiello, anche se l’assessore Coletti ha chiarito: “Non credo ci siano categorie svantaggiate dalle nuove regole”.

La discussione è proseguita fino alla fine con toni pacati, tanto da far affermare a Modonesi che “questa è stata la miglior commissione dell’anno”, ma proprio sul finale, alla domanda dell’ex candidato sindaco di avere un altro incontro, come detto inizialmente, si è innescata la miccia che ha portato allo scontro.

Tra i più agitati il consigliere Colaiacovo, il quale con toni duri ha parlato di “offese istituzionali verso i componenti della commissione” quando è stato proposto di andare direttamente in consiglio, dopo la discussione. La bagarre ha visto coinvolti tutti, con la maggioranza arroccata sulla posizione di voler discutere solo oggi ed evitare ulteriori incontri che avrebbero visto i sindacati coinvolti.

“I sindacati avrebbero potuto anche evitare di criticare un regolamento non ancora approvato, hanno comunque già evidenziato qual è la loro opinione. Da parte mia c’era la volontà di discuterne con voi in commissione” ha tuonato Coletti, mentre il presidente della terza commissione Carità sottolineava: “Siamo qui per discutere e quindi facciamolo”.

A nulla sono valsi i tentativi da parte dei membri della minoranza presenti di far valere le loro rimostranze, volte a voler analizzare più nel dettaglio i vari punti di quello che è stato reputato da tutti i presenti uno dei più importanti regolamenti del Comune.

Alla fine il presidente Carità ha richiesto la votazione sul cosa fare, e la maggioranza compatta ha votato per far in modo che non ci fossero più incontri. Ora si attenderà solo il consiglio comunale di metà febbraio.

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